L’obbligo nelle scuole per i bambini.
Mascherina a scuola tutto il giorno per i bambini. Un provvedimento, inserito nell’ultimo Dpcm, che ha fatto storcere sicuramente il naso a tanti genitori, contrari al fatto che i propri figli, specie i più piccoli, siano costretti a indossare il dispositivo di protezione nonostante la distanza tra i banchi.
Mascherine obbligatorie in classe, la rivolta della mamme di Sassari
Sulla vicenda è intervenuta Claudia Capita, dirigente dell’Istituto Comprensivo Brigata Sassari che precisa: “Se questo è ciò che il Governo ritiene opportuno fare, significa che per il momento è necessario collaborare per il bene comune in attesa che la curva dei contagi torni ad andare verso il basso”.
Tutelare i bambini e gli insegnanti. L’importanza delle famiglie.
“È innegabile che si tratti di una situazione problematica – prosegue- perché imporre un certo rigore soprattutto ai bambini non è facile. Ciononostante è importante sforzarsi per andare in questa direzione. Bisogna pensare anche agli insegnanti che lavorano costantemente a contatto con gli alunni”, prosegue la dirigente.
Arieggiare le aule è una delle norme più importanti da seguire, ma con l’arrivo dell’autunno questo potrebbe essere un problema. Anche la Capita è perplessa su questo punto. “Sicuramente sarà opportuno tenere le finestre delle aule aperte ma, se fino ad ora questo è fattibile, con le giornate fredde sarà senz’altro più difficile. Bisognerà ovviare anche a questo”, continua.
Per far sì che i bambini non soffrano tanto l’utilizzo costante della mascherina, l’idea è quella di dedicare alcune ore da trascorrere all’aperto: “Tenere la mascherina a lungo è pesante per noi adulti, figuriamoci per i bambini. Per questo ogni tanto è bene permettere loro di respirare un po’. Un conto è tenere la mascherina per quattro ore, un altro è tenerla per sei o otto ore”.
Un ruolo importante sarà svolto dal rapporto scuola-famiglia. “Abbiamo sicuramente bisogno ora più che mai che le famiglie ci diano una mano in questo momento, mantendendo un rapporto costante con la scuola e aiutando i figli a capire al meglio la particolare situazione che stiamo vivendo”, conclude.