Rinviato a giudizio il manager Massimo Temussi.
Tra le 19 persone rinviate a giudizio dal gup del tribunale di Cagliari figura anche il sassarese Massimo Temussi, ex responsabile di Ats e Aspal, attualmente direttore generale delle politiche attive del ministero del Lavoro. L’indagine coinvolge diverse figure di spicco, tra cui l’ex presidente della Regione, Christian Solinas, le assessore di allora Anita Pili e Alessandra Zedda, l’ex consigliere regionale Nanni Lancioni e Maurizio De Pascale, presidente di Confindustria Sardegna. Le accuse mosse dalla Procura riguardano reati come corruzione, falso ideologico e materiale, e induzione indebita. Sono invece cadute le contestazioni di abuso d’ufficio e turbativa d’asta, ritenute non sussistenti.
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Massimo Temussi, 55 anni, è descritto da chi lo conosce come un manager competente e affidabile. Per anni ha gestito le politiche del lavoro in Sardegna, fino a ricevere la chiamata del ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone. Nel gennaio 2023 è stato nominato consulente personale del Ministro, con un compenso annuale di 146.070 euro, e successivamente presidente di Anpal Servizi, con un incremento salariale a 184mila euro annui. La sua carriera, sempre in ascesa, lo ha visto ricoprire incarichi cruciali come presidente dell’Agenzia Sarda per le politiche attive del Lavoro (2014-2020) e commissario straordinario dell’Ats Sardegna fino al 2021.
Anche con il cambiamento delle giunte regionali, Temussi ha continuato a mantenere un ruolo centrale, diventando uno dei collaboratori più fidati di Solinas. Col passare del tempo, il suo orientamento politico sembra spostarsi sempre più verso Fratelli d’Italia, tanto da essere considerato, per alcuni mesi, come un potenziale candidato del centrodestra alle elezioni regionali.