Tre giornate di rievocazione storica a Borutta.
Il colle di San Pietro di Sorres a Borutta si prepara per accogliere la nona edizione della Bastida il 23, 24 e 25 agosto. Tre giorni in cui sembrerà di essere catapultati in tempi e luoghi ormai lontani, precisamente in epoca medievale, ancor più precisamente nel 1334: data storica che segna lo scontro tra Doria e Aragonesi, quando si batterono per la conquista di Sorres, divenuto importante polo strategico per la sua posizione elevata. Dal 23 al 25 agosto il complesso monastico di Sorres diverrà un vero e proprio villaggio medievale con l’allestimento dei campi, delle antiche botteghe degli artigiani e non solo.
Seguiranno spettacoli di giocolieri, falconieri, ci si ritroverà immersi tra duelli e scene di vita quotidiana, mostre di armature e oggettistica, giochi in legno per bambini ed escursioni a cavallo, botteghe di artigiani al lavoro ed esibizioni di tecniche di combattimento. Tra le novità di quest’anno, oltre ai 5 gruppi di figuranti isolani, sarà presente un gruppo proveniente dalla Toscana. Si potranno degustare cibi tipici dell’epoca, assistere al processo pubblico di un reo confesso e alla vestizione dei cavalieri, nonché alla riproduzione fedele della battaglia tra Doria e Aragonesi per la contesa della Bastida di Sorres. Sarà come sentirsi addosso i costumi di un tempo lontanissimo, avere l’occasione di vivere in prima persona le scene medievali tra balli, incontri con cavalieri e gare di tiro con l’arco, inebriati da profumi di racconti letti sui libri e toccati con la fantasia, ma mai sentiti profondamente se non prima di conoscere la Bastida di Sorres.
Inoltre, per valorizzare il patrimonio storico-culturale vengono organizzate visite alla Chiesa di San Pietro di Sorres, alla biblioteca del monastero e alla grotta Ulari all’interno della quale vive la colonia di pipistrelli più grande della Sardegna. Questa nona edizione della Bastida è dedicata al custode della Basilica di San Pietro, l’abate Padre Antonio Musi, scomparso poco tempo fa: è stato uno dei promotori della manifestazione. “Anche questa nona edizione è stata programmata e organizzata con Padre Antonio, ed è per questa ragione che abbiamo scelto di proseguire con la sua organizzazione dedicandola a lui che veglierà sul Meilogu”, spiegano dall’amministrazione comunale di Borutta.