L’operazione della Guardia di finanza.
Prosegue, senza sosta, l’attività della Guardia di finanza di Cagliari a contrasto della commercializzazione di prodotti non sicuri e contraffatti e all’abusivismo commerciale, settori strategici cui il Corpo dedica una particolare attenzione al fine di garantire, da una parte, le normali regole di concorrenza tra gli imprenditori e, dall’altra, la sicurezza del consumatore che acquista ed utilizza prodotti che non sono stati sottoposti agli stretti controlli di qualità normati dall’Unione Europea e che, pertanto, costituiscono un serio rischio per la salute dell’utilizzatore finale.
È proprio in questo periodo dell’anno, in cui il territorio della provincia cagliaritana è interessato dall’afflusso di un notevole numero di turisti, l’attività dei Finanzieri oltre a concentrarsi sui litorali, viene costantemente monitorata anche alle altre attività commerciali insistenti nelle parti interne del territorio. L’attività operativa viene eseguita attraverso mirate ispezioni che puntano a verificare il rispetto delle già citate disposizioni in materia di originalità e sicurezza dei prodotti posti in vendita.
In questo contesto, si inserisce l’attività dei militari della Tenenza di Sanluri che nei giorni scorsi, nell’ambito di specifiche attività operative, all’interno di un esercizio commerciale di Sanluri, hanno verificato la merce posta a disposizione della clientela, contestando al titolare la presenza di 1.431 articoli, di diversa tipologia, quali fermacapelli, accessori per telefoni cellulari, penne colorate, orecchini ed altro, senza le previste indicazioni previste dalla legge. Il titolare dell’attività commerciale è stato sanzionato ai sensi della normativa del “Codice del Consumo” e deferito alle autorità competenti.
Sotto il profilo del contrasto alla commercializzazione di prodotti contraffatti, “non sicuri” o venduti in assenza delle previste autorizzazioni, le Fiamme Gialle cagliaritane, durante l’anno in corso, hanno già sottoposto a sequestro 1.021.316 prodotti di vario genere, segnalando alla Procura della Repubblica 48 persone (di cui 3 in stato di arresto) per reati connessi alla contraffazione e alla frode in commercio e sanzionando amministrativamente 53 commercianti per violazione al Codice del Consumo e all’abusivismo commerciale.