Il monitoraggio della Fondazione Gimbe per la Sardegna.
Migliorano ancora gli indici sulla curva epidemiologica del coronavirus in Sardegna secondo l’ultimo monitoraggio della fondazione Gimbe. Meglio anche la pressione sugli ospedali. Male invece i vaccini: sull’Isola chi ha completato il ciclo vaccinale è solo l’1,65%.
Nell’ultima settimana, dal 17 al 23 febbraio 2021 rapportata con la precedente, in Sardegna i casi attualmente positivi ogni 100mila abitanti sono 812, contro i 858 della precedente. L’incremento percentuale dei casi scende all’1,2%. L’unico dato negativo sono le persone testate ogni 100mila abitanti che scendono a 725 rispetto alle 931 dei 7 giorni precedenti. Infine cala anche la pressione sugli ospedali: i posti letti occupati in area non critica scendono al 15% mentre quelli in terapia intensiva restano al 12%.
Non sono buoni i dati invece per quanto riguarda i vaccini. Dallo studio emerge infatti che solo l’1,65% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale di due dosi. La Sardegna si trova al penultimo posto in Italia, davanti solo all’Abruzzo, e ben al di sotto della media nazionale del 2,25%.
Per quanto riguarda l’Italia il monitoraggio della Fondazione Gimbe rileva che nella settimana dal 17 al 23 febbraio 2021, rispetto alla precedente, un incremento dei nuovi casi (92.571 vs 84.272) a fronte di un numero stabile di decessi (2.177 vs 2.169). In lieve riduzione i casi attualmente positivi (387.948 vs 393.686), le persone in isolamento domiciliare (367.507 vs 373.149) e i ricoveri con sintomi (18.295 vs 18.463), mentre risalgono le terapie intensive (2.146 vs 2.074).