Il 44enne a processo per violenze a Porto Torres.
“Ti farò fare la fine di Giulia Cecchettin”, così un 44enne di Porto Torres aveva minacciato la sua ex che lo aveva lasciato dopo 8 mesi di violenze. Il pubblico ministero Angelo Beccu ha chiesto oggi di condannarlo a due anni e due mesi per maltrattamenti in famiglia e porto abusivo di arma. La richiesta è stata formulata davanti alla giudice Silvia Masala, nel corso del processo in corso presso il Tribunale di Sassari.
L’uomo era stato arrestato dai carabinieri il 18 dicembre 2024, dopo aver trascorso l’intera notte sotto le finestre dell’appartamento della sua ex compagna, urlandole frasi minacciose che manifestavano l’intenzione di ucciderla come è accaduto a Giulia Cecchettin, la studentessa 22enne uccisa dall’ex fidanzato nel novembre 2023, femminicidio che scioccò l’opinione pubblica per diversi mesi dal delitto, seguito da lunghe manifestazioni in piazza.
La donna, terrorizzata dalle minacce, aveva allertato le forze dell’ordine e i militari, intervenuti sul posto, lo avevano fermato e trovato in possesso di un coltello a serramanico con una lama di 11 centimetri.
Cosa è emerso nel processo.
Durante il dibattimento odierno è emerso un quadro di gravi e ripetuti maltrattamenti: il 44enne avrebbe sottoposto la compagna a continue violenze fisiche e psicologiche, alimentate dall’abuso di alcol, da scenate di gelosia, insulti e un controllo soffocante della sua vita quotidiana. Avrebbe anche rivolto minacce di danni all’auto della donna e ai suoi familiari, fino all’episodio culminante di dicembre.
La difesa, rappresentata dall’avvocato Marco Salaris, ha chiesto la derubricazione del reato in minacce aggravate, con il riconoscimento delle attenuanti generiche prevalenti sulla recidiva e una pena ridotta al minimo edittale. La prossima udienza si terrà il 27 maggio, data in cui sono previste le repliche e la sentenza.