Prosegue il processo per la morte del medico Marco Spissu.
Il processo per la morte del chirurgo Marco Spissu, a causa del Covid nell’aprile 2020, ha visto una nuova svolta nelle scorse settimane, con una decisione importante da parte del tribunale di Sassari. Durante l’udienza, il collegio presieduto dal giudice Giancosimo Mura ha rigettato la lista dei testi proposta dal pubblico ministero Paolo Piras, ritenendo che fosse stata presentata oltre i termini previsti. Di conseguenza, il processo proseguirà con l’audizione dei testimoni selezionati dalla difesa, che si avvale degli avvocati Giovanni Sechi e Silvio Piras.
Il principale imputato in questa vicenda è Fiorenzo Delogu, ex dirigente dell’Ats, accusato di omissione di atti d’ufficio. Secondo l’accusa, Delogu non avrebbe disposto l’esecuzione del tampone per Marco Spissu, chirurgo chiamato a operare un paziente presso il Policlinico di Sassari, struttura in cui potrebbe aver contratto il virus che ne ha causato la morte. Il caso ha attirato l’attenzione non solo per la drammaticità della vicenda, ma anche per le implicazioni legali legate alla gestione della pandemia.
Nei mesi precedenti, la Corte d’Appello aveva già emesso un verdetto che ha visto l’assoluzione di tre dirigenti dell’Ats e tre del Policlinico, con l’unico imputato ancora in piedi, appunto, Delogu. Un altro momento cruciale del processo è stato l’intervento dell’avvocata Federica Chironi, che aveva sollevato la questione della nullità del processo in quanto la parte che rappresenta, la gestione liquidatoria dell’Ats, non era stata citata nel processo di secondo grado. Tuttavia, il collegio ha respinto tale richiesta, confermando la validità del procedimento.