Gabriele morì a soli 18 anni a causa delle droghe.
Suo figlio era morto per droga a soli 18 anni a Sassari. La sua storia è diventata pubblica grazie a un appello a “Chi l’ha visto?”, storica trasmissione di Rai3. La mamma Barbara Mura si era accorta di ciò che stava passando suo figlio e ha cercato di battersi per far vincere la sua battaglia contro la tossicodipendenza. Purtroppo però non è andata come sperava e suo figlio Gabriele se ne andò nel pieno della sua vita, nel 2023.
“Avevo trovato delle boccette – spiega sua mamma davanti alle telecamere di “Chi l’ha visto?” -. Avevamo litigato perché gli avevo chiesto che cosa ne facesse. Lui aveva detto che le usava per fare i video, non pensare che io le usi su di me. Io purtroppo gli ho creduto”. Il servizio del programma condotto da Federica Sciarelli, percorre la triste storia di un giovane appassionato di musica trap. Il ragazzo mostrava sui social l’uso delle sostanze, video che non voleva mostrare a sua madre.
“Voleva a tutti i costi diventare famoso con la musica trap – racconta sua mamma a “Chi l’ha visto?” -. Lui seguiva proprio quella trap spinta dove i messaggi sono sempre quelli: soldi facili, donne, droga per stare bene. Qualche volta sentivo alcuni testi e gli dicevo: ti rendi conto di ciò che canti? Lui mi rispondeva che voleva fare i like e che ci voleva questo genere. Poi quando sarò famoso, faccio come Sfera Ebbasta e gli altri e cambio genere”.
La mamma racconta che lui la rassicurava, ma non era così. “Nel periodo del covid era nervoso – spiega -, la notte faticava a dormire. Mi chiamava e diceva che stava male”. Il ragazzo viene portato dalla famiglia da un terapista che gli aveva prescritto ansiolitici, ma la terapia secondo il giovane Gabriele, allora minorenne, non faceva effetto. “Ho bisogno di qualcosa di più”, diceva, spiega la mamma. Il giovane comincia a stare male, essere ancora più nervoso e a fare uso di sostanze. La madre cerca di rivolgersi ad un altro specialista, andando da un neuropsichiatra, che aveva spiegato a un rallentamento cognitivo, probabilmente da droghe.
Non solo c’è l’ansiolitico, ma anche altre medicine come oppiacei, sedativi e antiepiletici comprati in farmacia con ricette fai da te. “Aveva seguito dei tutorial su come compilare le ricette“, racconta la mamma -, con il nome di un medico in pensione. Poi il crollo della sua salute fisica. “Non pensavo che ci fossero tutte queste droghe diverse, pensavo ci fosse un buco – dice Barbara -, ma ho trovato che lui si faceva ricette false e scatole di farmaci”. Il ragazzo però continua a fare uso di farmaci anche dopo i 18 anni, ma nonostante le minacce della madre di essere denunciato per le ricette false, il ragazzo va via di casa per fare la sua vita, a casa di amici. Poi il giovane arriva in ospedale e quella fu l’ultima volta che lo vide: morto di overdose da Oxycontin, un farmaco oppiaceo che solitamente viene prescritto per il trattamento da dolori cronici e gravi, che dà gli stessi sintomi dell’intossicazione da eroina e ad alte dosi crea dipendenza, diventando letale. La triste storia di Gabriele a ”Chi l’ha visto” ha commosso non solo tutta la città, ma anche tutto il Paese mettendo in risalto un tema attuale: la fragilità dei giovani e l’uso delle droghe.