Il recupero della Guardia Costiera di Alghero.
Recuperate e sequestrate 327 nasse posizionate indebitamente all’interno della zona “C” di riserva parziale dell’Area marina protetta di Capo Caccia – Isola Piana. Venerdì scorso, l’attività congiunta dei militari della Guardia Costiera di Alghero, svolta dalla Motovedetta Cp 871 e dal battello Gc B 25, con anche il supporto del personale dell’Area marina protetta, ha permesso il salpamento a bordo delle nasse e il successivo trasporto presso la sede del parco.
In particolare, i militari della Guardia Costiera, dopo aver individuato i responsabili e gli attrezzi da pesca collocati in violazione delle disposizioni, hanno sequestrato le 327 nasse cilindriche, con armatura in ferro e plastica, collegate fra loro all’interno dello specchio acqueo della Baia di Porto Conte. La condotta messa in atto ha portato all’elevazione delle relative sanzioni amministrative, per un ammontare complessivo di 2.344 euro, previste sia dalle norme in materia di pesca e sia da quelle afferenti la difesa delle aree marine protette. Tutto il prodotto ittico, rinvenuto allo stato vitale, è stato immediatamente restituito al mare.
Il comandante della Guardia Costiera di Alghero, Giuseppe Tomai, nel sottolineare l’efficacia della sinergica collaborazione con il personale dell’Area marina protetta, fa presente che la rimozione degli attrezzi in parola, oltre ad assicurare l’osservanza delle norme in materia di attività di pesca, ha consentito di garantire la tutela dell’ambiente e la sicurezza della navigazione, scongiurando il deterioramento dell’ecosistema marino in un’area di assoluto pregio.
L’attività effettuata si inquadra in una più ampia serie di controlli ambientali e sulla filiera ittica posti in essere quotidianamente dal personale della Guardia Costiera di Alghero che, sotto il coordinamento della direzione marittima di Olbia, assicura l’attività di monitoraggio prevista dalla normativa vigente.