L’ordinanza a Porto Torres contro i proprietari maleducati dei cani.
Porto Torres dichiara guerra ai proprietari cafoni dei cani. L’ordinanza fa discutere, perché il sindaco Massimo Mulas, vuole sanzionare anche chi non toglie anche la pipì dei loro amati amici a 4 zampe. Il provvedimento, emanato il 12 gennaio scorso, prevede l’obbligo per proprietari, detentori e conduttori di cani di provvedere immediatamente all’asportazione delle deiezioni di tali animali, solide e liquide.
L’ordinanza di Porto Torres obbliga i proprietari di cani di munirsi di sacchetto, paletta o altri strumenti per eliminare urine e anche di bottigliette e contenitori d’acqua per eliminare la pipì e deiezioni liquide, senza aggiunta di sostanze chimiche. Le multe scattano anche se i proprietari non puliranno le auto e i muri imbrattati dai loro amici pelosi, ma anche a ridosso di portoni di ingresso e accessi ad abitazioni, negozi, vetrine, elementi di arredo urbano, veicoli in sosta sulla pubblica via, attrezzature ludiche e scuole.
Le sanzioni sono severissime, perché vanno dai 25 ai 500 euro e questo provvedimento non riguarda però i cani guida e quelli delle forze dell’ordine, protezione civile e vigili del fuoco. L’ordinanza ha fatto già discutere e ha scatenato polemiche e non solo approvazione per chi trova giusto obbligare ai proprietari di essere più educati. “Praticamente chi ha il cane deve uscire col secchio dell’acqua a presso”, scrive una persona sulla pagina del Comune, dove è stata pubblicata l’ordinanza.
“Per le liquide, a mio avviso, non si può non tener conto dell’imprevedibilità e dell’impellenza dell’atto fisiologico in sé. Sarebbe quindi, auspicabile adottare dei distinguo nel comminare la sanzione. Anche perché una bottiglietta d acqua potrebbe non essere sufficiente”, scrive un altro residente.