L’autopsia sull’uomo morto durante l’arresto a Chiaramonti.
È stata eseguita l’autopsia sul corpo di Davide Budroni, il 54enne morto mercoledì scorso a Chiaramonti. L’uomo, da tempo in cura per alcuni problemi di salute, era stato ammanettato dopo aver cercato di aggredire i carabinieri.
Lo scorso 25 gennaio, intorno alle 6 del mattino, visibilmente alterato, la vittima aveva cercato di avere degli alcolici in un bar del paese. Al diniego del barista, visto che vi era la disposizione di non dargli da bere, sarebbe scattata la reazione violenta dell’uomo con calci e pugni contro la porta.
A quel punto si era ritenuto opportuno chiamare i carabinieri, che sono intervenuti pochi minuti dopo. In questi frangenti una spinta lo avrebbe fatto cadere a terra per immobilizzarlo e ammanettargli i polsi. Pochi istanti dopo un malore lo ha ucciso. Nonostante il tentativo disperato di volontari del Chiaramonti Soccorso di rianimarlo, non c’è stato nulla da fare.
Pochi giorni prima, in una macelleria del paese l’uomo si era reso protagonista di un altro episodio violento. Nel tardo pomeriggio del 20 gennaio, era entrato nel locale urlando e minacciando il proprietario. In quel caso la situazione si era risolta con la mediazione dei carabinieri.
L’incarico di eseguire l’autopsia, nell’istituto di Patologia Forense, è stato conferito al medico legale Salvatore Lorenzoni. L’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Sassari servirà a far luce su una morte che presenta molti lati oscuri. In particolare dovrà chiarire se la morte è avvenuta per le modalità dell’arresto oppure se a causa del freddo patito durante la notte, visto che era rimasto davanti al bar fino all’ora dell’apertura.