Le indagini sulla morte di Giovanna Satta avvenuta lunedì all’Aou di Sassari.
Proseguono le indagini sulla morte di Giovanna Satta, la 25enne scomparsa dopo il parto nella Clinica di Ginecologia e Ostetricia dell’Aou di Sassari. Ieri il sostituto procuratore, Paolo Piras, ha aperto un fascicolo d’inchiesta affidando gli accertamenti ai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità. Una mossa che ha bloccato l’autopsia sul corpo della giovane originaria di Padru, visto che proprio oggi era previsto l’esame necroscopico in autotutela dell’Aou.
Ieri pomeriggio i militari dell’Arma hanno redatto un verbale con le dichiarazioni dei familiari e di quanti l’hanno vista poche ore prima della tragedia avvenuta in viale San Pietro. I familiari chiedono giustizia e attraverso l’avvocato hanno espresso il desiderio che venga compiuto ogni atto d’indagine, compresa l’autopsia, su disposizione dell’autorità giudiziaria, a garanzia loro e dell’Azienda ospedaliero universitaria.
Quello di lunedì è stato il terzo parto cesareo, in 3 anni, per Giovanna Satta. A causa di una grave complicanza conseguente il parto, le condizioni di salute sono precipitate fino al compimento del dramma. Cosa sia successo nelle ore precedenti resta da capire, sebbene una prima versione sia stata redatta dai familiari, in un esposto, indirizzato alla Procura della Repubblica di Sassari, che ha disposto il blocco temporaneo dell’esame necroscopico.
Nel frattempo, da alcuni giorni la Caritas gallurese ha aperto una sottoscrizione per aiutare la famiglia. Gli estremi forniti dal parroco, don Michele Vincis, sono: Parrocchia San Michele, Padru – Iban: IT04B0101572110000000000550 – Causale: Sosteniamo Stefano e le figlie.