Il primo aprile nasce la Città metropolitana di Sassari, ma arriva quasi a Nuoro

Martedì primo aprile nascerà la grande Città metropolitana

Dal primo aprile scomparirà la Provincia più estesa d’Italia e nascerà la grande Città metropolitana di Sassari. Il nuovo ente locale, che riprende le dimensioni della Provincia di qualche riforma fa, avrà una vita difficile. La strada presa non è quella che aveva la vecchia Città metropolitana di Cagliari: un territorio uniforme con servizi ed esigenze comuni. L’ennesima rivoluzione degli enti locali sardi ha seguito più la strada di Torino: una maxi Città metropolitana che racchiude comunità molto diverse tra loro. Non solo diverse, ma anche distanti. Di metropolitano c’è ben poco, se si considera che dentro ci sono Stintino col suo mare che bagna l’Asinara e Nule, a pochi chilometri da Nuoro.

La riforma degli enti locali entra nel vivo in Sardegna. la presidente della Regione, Alessandra Todde, ha firmato i quattro decreti che formalizzano il passaggio di consegne di bini mobili e immobili, competenze e personale. Dall’ente unico che gestiva tutto il Nord dell’Isola alla divisione in Città metropolitana di Sassari e Provincia Gallura Nord-Est Sardegna. Sono 66 i Comuni della mega Città metropolitana: c’è la seconda città più grande della Sardegna, c’è la regina del turismo e ci sono paesini di montagna che vivono realtà ben diverse.

L’assessore Spanedda

L’assessore sassarese agli Enti locali ha ereditato questa riforma, si trova in carica per il taglio del nastro e ha una visione positiva. Secondo Francesco Spanedda i due nuovi enti intermedi possono dare risposte ai cittadini. “Confidiamo nel fatto che questi nuovi Enti, la Città metropolitana di Sassari e la Provincia della Gallura Nord-Est Sardegna, possano dare, in maniera più puntuale, risposte alle domande dei cittadini sui servizi da erogare e sulle strategie di sviluppo per il futuro”, commenta.

“Molte delle criticità riscontrate dai cittadini, che in genere passano per le amministrazioni comunali, in realtà richiedono una soluzione sovra comunale – aggiunge l’esponente della Giunta Todde -. Pensiamo alla siccità e più in generale alle questioni ambientali, così come allo spopolamento o all’approvvigionamento idrico. I due Enti neocostituiti sono portatori di una propria specificità. Il motivo per il quale riteniamo positiva la costituzione di Enti di area vasta fa leva sulla necessità di coordinamento su alcuni grandi temi, che richiedono un lavoro armonizzato e connesso, anche e soprattutto a supporto delle realtà più fragili. Si va così costituendo una dimensione confederativa del governo del territorio – conclude – che certamente può prevedere sviluppi ulteriori”.

L’elenco dei Comuni

Sassari, Alghero, Porto Torres, Stintino, Sennori, Sorso, Ittiri, Olmedo, Castelsardo, Valledoria, Viddalba, Santa Maria Coghinas, Sedini, Nulvi, Tergu, Perfugas, Erula, Tula, Laerru, Martis, Bulzi, Chiaramonti, Ploaghe, Codrongianos, Cargeghe, Giave, Bonorva, Tissi, Ossi, Soligo, Torralba, Bonnanaro, Borutta, Mores, Ozieri, Pattada, Nule, Bono, Benetutti, Illorai, Bottidda, Bultei, Anela, Esporlatu, Ittireddu, Nughedu San Nicolò, Cheremule, Banari, Thiesi, Bessude, Romana, Doria, Mara, Cossoine, Padrona, Pozzomaggiore, Semestene, Putifigari, Uri, Usini, Muros, Osilo, Laerru, Sedini, Bulzi, Villanova Monteleone e Padria.

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