Neonato abbandonato a Osilo, mamma accusata di tentato omicidio

Neonato

Il caso del neonato abbandonato a Osilo.

Da abbandono di minore a tentato omicidio. La donna di 29 anni di Osilo che nella notte del 18 ottobre ha abbandonato suo figlio appena partorito sotto un’auto è finita nei guai, dopo che il tribunale del riesame di Sassari, su richiesta dei pm Maria Paola Asara e Paolo Piras, ha riqualificato l’ipotesi di reato da abbandono di minore a tentato omicidio.

Le accuse.

La donna aveva partorito nella sua stanza, nella casa dove vive con la madre, all’alba del 18 ottobre e aveva poi abbandonato il piccolo per strada, sotto un’auto parcheggiata davanti alla sua abitazione. Il neonato, nudo e in ipotermia, era stato trovato dalla nonna del bambino, ignara che la figlia fosse incinta, che aveva sentito il pianto del nipote e aveva chiamato i soccorsi.

Il piccolo era stato trasportato dal 118 all’ospedale di Sassari e salvato. Anche la madre era stata trasportata in ospedale, ricoverata e arrestata, ma era poi tornata in libertà pochi giorni dopo perché il gip aveva derubricato l’accusa da tentato omicidio ad abbandono di minore.

Perché la donna è accusata di tentato omicidio.

Per la procura la 29enne è colpevole di tentato omicidio. Troppi gli elementi che confluiscono nell’ipotesi di reato. Il bambino era stato abbandonato nudo al freddo e sotto un’auto parcheggiata. Secondo la procura, che aveva fatto ricorso contro le accuse derubricate ad abbandono di minore, il bambino sarebbe morto, di ipotermia o investito dall’auto.

Ora il riesame, accogliendo il ricorso della procura, ha ribaltato quella decisione. Ma la donna non tornerà in carcere, almeno per ora. Secondo i giudici, infatti, non sussiste il pericolo di reiterazione del reato né rischio di fuga, per cui la 29enne resta a piede libero.

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