Il sindaco non chiederà l’intervento della Brigata Sassari al centro storico.
La Brigata Sassari non pattuglierà il centro storico del capoluogo turritano. A dare la notizia, venerdì in consiglio comunale, il sindaco Campus rispondendo alla mozione di Daniele Deiana di Fratelli d’Italia che proponeva di poter fruire anche in città del provvedimento “Strade sicure”, una misura nata col governo Berlusconi nel 2008, e più volte prorogata negli anni, che prevede l’impiego delle forze armate nel contrasto alla criminalità organizzata. “Ho chiesto – afferma il primo cittadino – di disporre degli effettivi della Brigata da noi ma mi fu risposto da chi è deputato alla sicurezza pubblica che per poter avere quel servizio bisogna distogliere le unità operative da altre città”.
Luoghi dove “gli indici di criminalità” sono maggiori, precisa Campus, aggiungendo che “una cosa è la sicurezza percepita, un’altra i dati numerici”. Insomma il contesto sassarese attuale “non ci pone in condizione di poter avere accesso al servizio delle forze armate” e, chiude il leader dei Civici, “non voglio reiterare la domanda, oltretutto dopo aver ricevuto un potenziamento degli interventi di polizia di Stato, carabinieri e della polizia locale”. Il rafforzamento, secondo il sindaco, ha ottenuto dei “risultati tangibili”, registrati con le ultime operazioni delle forze dell’ordine che hanno portato a diversi arresti per spaccio di droga nell’area di San Donato.
Ma Deiana non molla la presa rifiutando di ritirare la mozione nonostante la richiesta del sindaco e il parere contrario della totalità dei consiglieri che, alla fine, voteranno tutti contro a eccezione del sardista Mariolino Andria. Il meloniano commenta così al termine della seduta: “Finché vedremo vedette che circondano una porzione del nostro territorio, noi continueremo a richiedere interventi urgenti. Non possiamo lasciare alla criminalità organizzata ciò che appartiene alla comunità”.