Spaccio di droga a Sassari, così la difesa scagiona sei nigeriani.
Dopo gli appostamenti e le riprese dei carabinieri, sei nigeriani nel 2017 sono stati arrestati per spaccio di cocaina ed eroina a Sassari, spesso anche a minorenni.
La droga rinvenuta nelle abitazioni degli indagati fu oggetto di sequestro, in attesa di completamento del dibattimento e dell’emanazione della sentenza. E proprio questo dettaglio ha portato nei giorni scorsi a un vero e proprio colpo di scena in aula.
A processo quasi terminato, chiusa l’istruttoria, nella penultima udienza, l’avvocato di uno degli imputati, Giuseppe Onorato, ha avuto una intuizione fondamentale. Il difensore ha chiesto all’organo giudicante di disporre delle analisi di laboratorio sulla droga sequestrata. Secondo la tesi del difensore, la sostanza sequestrata, chimicamente, non conteneva abbastanza principio attivo per superare la soglia “drogante” consentita dalla legge. Il tribunale si è riservato di decidere, e alla fine ha optato per la nomina di un perito chimico per lo svolgimento delle analisi.
Dopo le analisi di laboratorio disposte dal collegio giudicante, le risultanze chimiche hanno comprovato scientificamente la tesi del difensore. Il Pm ha chiesto ugualmente la condanna dei nigeriani arrestati a pene di minimo 3 anni e mezzo. Ma come si legge su La Nuova Sardegna, il tribunale ha invece deciso di prosciogliere i sei nigeriani, perché il fatto non sussiste.