L’interrogazione del consigliere Satta.
È stata presentata nella giornata odierna in Consiglio regionale un’interrogazione alla Giunta per segnalare le problematiche riscontrate nella gestione dell’Area Socio Sanitaria Locale di Sassari, con particolare riferimento alle operazioni di contrasto al coronavirus.
L’interrogazione è stata promossa dal consigliere Gian Franco Satta e sottoscritta dai consiglieri Ganau, Cocco e Agus e Piu. “L’intento dell’iniziativa – sottolineano i consiglieri – è quello di scongiurare il ripetersi nel Nord Sardegna, in caso di un eventuale nuovo incremento del numero dei contagi, dei fatti di cattiva gestione dell’emergenza avvenuti nelle precedenti fasi di contenimento della stessa, rischiando di farsi trovare un’altra volta impreparati. L’attenzione, in particolare, è stata posta sulla scelta di affidare il ruolo di direzione dell’A di Sassari ad un soggetto facente funzioni. Non solo, anche la modalità di avvenuta nomina del sostituto direttore dell’Assl Sassari viene segnalata come inappropriata”.
“Con deliberazione del direttore generale dell’Azienda per la Tutela della Salute del 28 febbraio 2019, infatti, è stato approvato l’elenco aggiornato dei candidati idonei a ricoprire l’incarico di direttore delle Assl, dal quale attingere per l’eventuale copertura di incarichi vacanti. Nel caso dell’Assl di Sassari, però, è stato conferito l’incarico di sostituto Direttore a un soggetto non presente nell’elenco che a tutt’oggi, continua ad esercitare tale assegnazione con modalità di facente funzioni”, continuano i consiglieri.
“La funzione svolta dal direttore dell’Assl rappresenta la posizione di vertice della struttura organizzativa – dichiara il consigliere Satta – con lo scopo primario di tutelare la salute della popolazione dell’area di riferimento. Per tali ragioni, anche alla luce di questa particolare fase socio-sanitaria che la Regione sta vivendo, costretta a fronteggiare le difficoltà dell’emergenza dovuta al coronavirus un incarico di facente funzioni in un ruolo così delicato, appare come una palese sottovalutazione dell’importanza della figura da incaricare, delle mansioni da svolgere, nonché della necessità di ricorrere alle migliori soluzioni possibili per affrontare la pandemia in atto”.
“La salute dei cittadini dev’essere posta al primo posto, di conseguenza le scelte politico-amministrative devono sempre seguire questo principio. Le problematiche registrate nel sassarese per la gestione dell’emergenza sono sotto gli occhi di tutti, più che raccontarle occorre rivedere la cronaca. Per questo, crediamo che per garantire la salute pubblica non ci si possa affidare a criteri che non siano i più garantisti possibili nell’assegnazione di incarichi per svolgere funzioni o ricoprire ruoli di così grande responsabilità”, conclude.