Nuovo ospedale infantile a Sassari, posata la prima pietra

Nuovo ospedale infantile a Sassari, posata la prima pietra

La prima pietra dell’ospedale infantile a Sassati.

Con la posa della prima pietra del padiglione Materno-Infantile si apre un nuovo capitolo per l’ospedale di Sassari. Il nuovo padiglione sarà una struttura moderna e altamente specializzata che garantirà cure di eccellenza per madri e bambini. L’evento, che si è svolto oggi alla presenza delle istituzioni regionali e dei vertici dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari, segna l’avvio di un progetto strategico per la sanità del territorio.

Presentato il progetto del nuovo ospedale infantile.

Il progetto è stato presentato nel piazzale sul quale sorgerà il nuovo padiglione (ex Palazzo Rosso). I lavori sono stati introdotti dall’ingegner Roberto Manca, direttore della struttura Progettazione e innovazione tecnologica dell’Aou di Sassari, che sin dall’inizio ha seguito l’intero iter amministrativo e di progettazione curando anche la parte relativa alle fonti di finanziamento. L’ingegnere ricopre anche il ruolo di responsabile del procedimento. A seguire sono intervenuti l’ingegner Andrea Accardo, direttore cantiere della Salc, quindi Sebastiano Salini per la direzione della Salc.

Dopo i saluti istituzionali, introdotti dal direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio Lorenzo Spano, hanno portato i loro saluti il sindaco di Sassari Giuseppe Mascia, il rettore dell’Uniss Gavino Mariotti, la presidente della commissione regionale Sanità Carla Fundoni, l’assessore regionale della Sanità Armando Bartolazzi e il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini. L’arcivescovo di Sassari, monsignor Gianfranco Saba ha presieduto la benedizione della celebrazione di posa della prima pietra.

Le parole del direttore generale dell’Aou di Sassari.

“Oggi non assistiamo solo a un atto simbolico, ma a un impegno concreto nei confronti della comunità – ha dichiarato il direttore generale dell’Aou di Sassari, Antonio Lorenzo Spano –. La realizzazione di questo padiglione rappresenta la costruzione di un futuro migliore, in cui la nostra sanità sarà sempre più in grado di rispondere alle sfide della modernità e dell’umanità”.

Il progetto, fortemente voluto dall’Azienda e sostenuto dalla Regione Sardegna, nasce dalla consapevolezza che la salute materno-infantile non è solo una questione medica, ma anche sociale, culturale ed etica. «Investire in questo settore significa investire nella qualità della vita di oggi e delle future generazioni – ha aggiunto Spano -. Questo padiglione sarà un luogo di accoglienza, di attenzione e di comprensione, dove la tecnologia si unirà alla sensibilità umana per garantire le migliori cure possibili”.

I finanziamenti per la nuova struttura ospedaliera.

L’intervento, finanziato con fondi regionali e nazionali, rientra in una più ampia strategia di ammodernamento delle strutture sanitarie dell’Aou di Sassari. “Un ringraziamento particolare va alla Regione Sardegna per il supporto costante e all’Università degli Studi di Sassari per la sinergia che da anni ci permette di crescere – ha sottolineato il direttore generale -. Formazione, ricerca e assistenza sono le tre colonne portanti del nostro impegno quotidiano e questo padiglione sarà un punto di riferimento per le nuove generazioni di medici e operatori sanitari”.

Il nuovo edificio ospiterà le unità operative di Ostetricia e Ginecologia, il pronto soccorso ginecologico e ostetricoNeonatologia con un potenziamento delle aree dedicate alla terapia intensiva neonatale e ai percorsi nascita. Quindi ancora ospiterà Pediatria, il Nido e il pronto soccorso pediatrico, la Cardiologia pediatrica, la Chirurgia Pediatrica e la Neuropsichiatria infantile. I lavori – che saranno fatti dal raggruppamento temporaneo di impresa Salc-Gemmo e Angius di Sassari – consentiranno anche la realizzazione del nuovo palazzo dell’ingresso e della Main street, dei percorsi di collegamento e delle torri scala/ascensore tra stecche e palazzo Clemente, la realizzazione delle nuove camere mortuarie e interventi di completamento del blocco operatorio delle stecche. “Oggi poniamo la prima pietra di un’opera che sarà innovativa e umanizzata – ha concluso Spano -. Perché la maternità, la nascita e la salute dei bambini riguardano tutti noi, il nostro legame con il futuro e il valore della vita stessa”.

Il taglio del nastro.

A distanza di 66 anni – era il 1959 quando la signora Laura Segni, moglie di Antonio Segni che qualche anno dopo sarebbe diventato Presidente della Repubblica, tagliava il nastro per l’inaugurazione della Clinica di Ostetricia e Ginecologia di viale San Pietro 12 – si gettano le basi per un nuovo e moderno padiglione.

“Questo ospedale ha un grande valore simbolico – ha dichiarato a margine della cerimonia il professor Giampiero Capobianco, direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica e direttore del Dipartimento Tutela salute donna e bambino -. Quello che viene fatto oggi, cioè la posa della prima pietra, è di grande importanza perché a fine lavori consegnerà ai sardi del centro-nord Sardegna una struttura all’avanguardia, come altre in Italia e in Europa”.

Tutti i vantaggi della nuova struttura sanitaria.

“I vantaggi sono notevoli: tutte le strutture dedicate all’area Materno-Infantile saranno centralizzate in un unico punto. Per la nostra Ostetricia e Ginecologia – ha aggiunto Capobianco – diventa una conquista e troveranno una loro sede adeguata oltre che gli ambulatori anche il centro di Procreazione medicalmente assistita e il centro di diagnosi e cura del pavimento pelvico. Ma anche le sale parto e le sale operatorie che potranno essere tecnologicamente avanzate, con la possibilità di sfruttare l’intelligenza artificiale”. La nuova struttura sarà ancora più accogliente e, oltre ai piccoli pazienti e alle loro mamme, al personale medico e infermieristico, sarà ancora un punto di riferimento per i numerosi studenti di Medicina e specializzandi che ogni anno frequentano le tante unità operative del Materno-Infantile.

I lavori, che si svilupperanno in diverse fasi, prevedono il completamento della struttura nei prossimi 3/5 anni, con l’obiettivo di rendere operativo il nuovo padiglione nel minor tempo possibile, garantendo standard qualitativi elevati e un approccio assistenziale moderno e integrato.

A fine cerimonia, i rappresentanti delle autorità hanno firmato il mattone che, simbolicamente, ha rappresentato la prima pietra del nuovo padiglione. Il direttore generale Antonio Lorenzo Spano e il sindaco di Sassari Giuseppe Mascia hanno posato il mattone su un piedistallo al centro del piazzale.

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