L’odissea a Sassari.
L’aumento dei contagi nel nord Sardegna, ed in particolare nella provincia di Sassari, ha mandato in crisi la già fragile tenuta del sistema sanitario. Pazienti abbandonati a se stessi e, troppo spesso soli di fronte alla forza di un virus che quotidianamente continua ad infettare e uccidere.
Un caso è stato segnalato in questi giorni dalla figlia di un 80enne positivo al Covid-19, e residente in un paese vicino Sassari. L’uomo, che nei giorni scorsi ha avuto qualche linea di febbre, era stato accompagnato al pronto soccorso del Santissima Annunziata. Dopo ore di attesa, l’esito del tampone era stato positivo.
Un responso che ha dato vita all’odissea della famiglia che, da giorni, vive col fiato sospeso. L’anziano padre mangia poco, beve a stento e, soprattutto non ha comunicazioni con l’Ats. Nella loro abitazione non può entrare nessuno, così come previsto dai protocolli, e ad occuparsi dell’uomo è un’altra figlia che in questi giorni ha iniziato a manifestare i sintomi da coronavirus.
Oltre 200 i positivi al coronavirus a Sassari, il sindaco Campus aggiorna i dati: “Situazione pesante”
“Mio padre sta molto male. Ci siamo accorti che qualcosa non andava quando ci ha comunicato di aver perso il gusto e l’olfatto. Lo abbiamo fatto presente all’unico medico di famiglia che, tuttavia, ci ha tranquillizzati – afferma la donna che preferisce mantenere l’anonimato -. Quando i sintomi sono peggiorati abbiamo deciso di recarci al pronto soccorso. Nostro padre stava male e non sapevamo cosa fare. Ma la cosa più grave è che è stato dimesso poiché non vi erano posti letto, e nonostante la positività non è partito il tracciamento. Ci siamo messi in quarantena da soli, ma ci sentiamo abbandonati”.
L’uomo, tuttavia, non è stato l’unico ad essere stato dimesso per insufficienza di posti letto. Pochi giorni fa, a rimarcare la situazione era stato il sindaco di Sassari, Nanni Campus, che aveva denunciato pubblicamente l’assenza di posti letto rispetto al numero dei ricoverati.
Coronavirus, aumentano a 590 i posti letto in Sardegna: 4 hotspot per i tamponi rapidi
Nelle ultime ore qualcosa sembra muoversi sul fronte sanitario. La Regione, infatti, ha avviato una nuova fase del piano strategico contro il coronavirus. I posti letto aumenteranno di 188 unità, passando dagli attuali 402 previsti a 590. L’assessorato alla Sanità, inoltre, assumerà nuovi medici che andranno impiegati su tutto il territorio regionale, soprattutto nelle strutture più in difficoltà. Saranno 4, invece, gli hotspot annunciati che saranno attivati nei principali ospedali Covid dell’isola che si occuperanno dei tamponi rapidi.