Le reazioni dopo l’omicidio di Antonio Fara a Sassari.
C’è sgomento e paura tra i vicini di Antonio Fara, il 47enne di Sassari trovato senza vita in via Livorno. Le bocche restano cucite e ci si interroga su cosa possa aver portato l’assassino a compiere un gesto così efferato.
Davanti all’abitazione dell’uomo, recintata dalle forze dell’ordine, i vicini sono rimasti per diverse ore a guardare il viavai di carabinieri che entravano e uscivano per effettuare i rilievi. Alcuni, ignari di quanto fosse accaduto si chiedevano il perché di un simile dispiegamento.
Dal suo locale cuore della movida all’impegno verso gli ultimi, chi era Antonio
“Ci sono dei lavori?”, si è chiesta una signora mentre portava a passeggio il suo cagnolino a pochi metri dalla scena del delitto. “Volevo passar li, ma non mi è stato possibile”. Alla scoperta che poche ore prima si fosse consumato l’omicidio, il gelo. “Ma perché la gente è così cattiva? Non è possibile”.
Bocche cucite anche nei pressi del bar dove lavorava Fara. Il dolore è troppo forte per ricordare una persona disponibile venuta a mancare in maniera violenta. L’unica a parlare, invece, è stata la cugina, Franca. “Lo ricorderò sempre. Felice come quel giorno a Sassari ci incontrammo e fregandocene del Covid ci abbracciamo forte. Felici di esserci rivisti dopo tanti anni. Lo porterò sempre nel mio cuore e nei ricordi della nostra infanzia”, commenta.