Le indagini della polizia su Gabriel Falloni.
E’ stato arrestato mentre stava facendo ritorno ad Aosta Gabriel Falloni, il 36enne di Sorso accusato dell’omicidio di Elena Raluca Serban, la 32enne di origine romena trovata senza vita con un profondo taglio al collo all’alba di domenica in un alloggio di viale Partigiani, nel capoluogo valdostano.
Omicidio in Valle d’Aosta, arrestato un 36enne di Sorso
Falloni era nel mirino degli investigatori già dalla sera dell’omicidio, cioè da quando la polizia si è concentrata sulle immagini delle telecamere nelle zone vicine all’abitazione. Ed è proprio da uno di questi sistemi di videosorveglianza, di fronte alla casa della vittima, che gli agenti hanno potuto individuare il possibile sospettato, anche se, cappuccio, mascherina e occhiali da sole non lo rendevano riconoscibile in viso.
Ma a tradire l’uomo, mentre era inquadrato e in un orario compatibile con quello della morte della donna, sarebbe stata anche una chiamata al cellulare fatta proprio a Elena per farsi aprire il portoncino di casa. Dopo circa 40 minuti il sospettato è stato ripreso un’altra volta mentre usciva dalla casa con un borsone che prima non aveva.
Gli agenti hanno quindi analizzato i tabulati telefonici riuscendo a risalire alla sua identità. Sospetti aggravati anche in seguito alle ulteriori verifiche sui suoi precedenti che vanno dall’aggressione alla tentata violenza sessuale e sequestro di persona.
Un passato inquietante per Falloni accusato dell’omicidio ad Aosta
La polizia si è messa quindi subito sulle sue tracce seguendo il suo cellulare e scoprendo che il 36enne si era diretto a Genova, forse con l’intento di ritornare in Sardegna. Successivamente l’uomo ha deciso di fare ritorno in Val d’Aosta e a questo punto gli agenti sono intervenuti e lo hanno bloccato nella serata di ieri su un taxi a Nus. Durante l’operazione, Gabriel Falloni è stato trovato con un’ingente somma di contanti che, secondo le forze dell’ordine, non è compatibile con una visita di qualche giorno a Genova.
L’uomo al momento si trova in carcere in attesa dell’interrogatorio del pm. Ancora da chiarire il movente, anche se uno dei sospetti più accreditati è quello di una rapina finita male. Continuano intanto le indagini per ricostruire con chiarezza tutta la vicenda, in particolare si stanno cercando i cellulari che la vittima usava per gli annunci di incontri online e l’arma del delitto.