Le pale eoliche avanzano verso Saccargia, il Grig: “La Regione non si è opposta”

Il silenzio assenso della Regione non ferma le pale eoliche a Saccargia

La Regione esulta per lo stop all’agrivoltaico a Sassari, ma per il Grig non è così per le pale eoliche vicino a Saccargia. L’amministrazione regionale ha partecipato alla Commissione nazionale per la Valutazione di impatto ambientale (Via) che ha bloccato il progetto. Quello della Palamadula Solar è il più grande impianti di agrivoltaico mai presentato in Italia. LO stop dovrebbe essere determinante nella fine del progetto e l’assessora regionale all’Ambiente si è detta soddisfatta.

Ma, secondi gli ambientalisti del Grig, non c’è stato lo stesso impegno del difendere la Basilica di Saccargia dall’avanzata delle pale eoliche. “Poco probabile, invece, che rivendichi il determinante ruolo regionale nella vicenda dell’autorizzazione per silenzio assenso al progetto di ristrutturazione e potenziamento della centrale eolica Erg Wind Energy s.r.l. “Parco eolico Nulvi Ploaghe” (27 “torri” eoliche, potenza complessiva MW 121,5).A breve distanza dalla splendida Basilica della SS. Trinità di Saccargia”.

La pratica delle 27 torri

“Dopo lunghe vicissitudini, il progetto ha ottenuto la definitiva autorizzazione unica grazie al formarsi del silenzio assenso da parte della Regione autonoma della Sardegna: quest’ultima riteneva che la mancanza di disponibilità delle aree da parte della Società energetica inibisse il rilascio dell’autorizzazione, ma “la loro effettiva disponibilità dipenderà dallo svolgimento delle procedure espropriative a valle dell’avvenuta conclusione del procedimento autorizzativo” ha affermato la sentenza T.A.R. Sardegna, Sez. II, 25 novembre 2024, n. 847. Il rilascio dell’autorizzazione unica prevede che si possa “in sede di presentazione della domanda” richiedere “la dichiarazione di pubblica utilità e l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio per le aree interessate dalla realizzazione dell’impianto e delle opere connesse”, come effettivamente avvenuto”.

“Quindi, “deve ritenersi tacitamente formato, nel caso concreto, il titolo autorizzativo per la realizzazione delle opere di repowering del parco eolico, descritto nel ricorso, a seguito del decorso del termine di 60 giorni previsto dal d.l. n. 50/2022 dalla presentazione dell’istanza”.

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