Il consigliere di Sassari Giuseppe Palopoli denuncia lo stato di abbandono della Fontana del Rosello.
Giuseppe Palopoli è furioso. Il capogruppo di Sassari Civica arricchisce con un altro video la continua messa in stato d’accusa degli assessori comunali, a suo dire, inadempienti. Ieri gli strali si sono abbattuti, attraverso facebook, su Antonella Lugliè, che ha la delega all’Ambiente, e Rosanna Arru, titolare della Cultura. Casus belli la Fontana del Rosello, “simbolo della città”, sostiene il consigliere, circondata da “erbacce alte due metri”. Inaccettabile per “Peppino”, questo il diminutivo del consigliere, che da tre mesi sta “contattando” per risolvere il problema, così dichiara raggiunto telefonicamente, “le due assessore che non fanno altro che passarsi la palla.”
Per Palopoli non si tratta soltanto di uno scaricabarile ma anche, aggiunge nel post, che le due sono “incompetenti e ignoranti di materia”, Giudizio che, a mente fredda, il giorno dopo non corregge: “Mica è un’offesa”, precisa. D’altra parte lo sfregio al buon nome della città è troppo grande anche in chiave extra-sassarese: “I lavoratori del mercato civico mi dicono che si vergognano a mandare i turisti alla Fontana”. Un’altra vittima, oltre al decoro, delle presunte mancanze delle assessore sarebbe il sindaco che, pur avendole scelte- “ma può capitare di sbagliare”- “non c’entra nulla” con quanto sta accadendo. Campus “è chiuso”, precisa Palopoli, “tutto il giorno in ufficio a fare programmazione. I cittadini non possono chiedergli pure di tagliare l’erba. Se ne occupi l’assessora.”
Che però, due giorni fa, è stata avvistata – parliamo della Lugliè- in piazza Fiume all’inaugurazione dell’aiuola adottata dall’associazione Renzo Laconi Futuro Comune. Il confronto tra l’ordine floreale del nuovo spazio verde e il rigoglio scomposto nel vecchio “cuore della città” provoca la reazione del consigliere che attacca a testa bassa: “O si lavora oppure fanno meglio a dimettersi”. Non tutto però è da buttare nella giunta sassarese. L’esponente di Sassari Civica indica gli esempi virtuosi di Nicola Lucchi, responsabile delle Attività produttive, e di Gianfranco Meazza, assessore alla Mobilità, “che ha fatto un cambio di passo dopo le mie sollecitazioni”. Ma, al di là delle accuse, va precisato che i lavori nelle zone archeologiche non sono in capo alla Lugliè. La tenuta del verde in queste aree pertiene a “Lavoras”, i cui dipendenti entreranno in azione una volta concluse le visite mediche. Troppo tardi per Giuseppe Palopoli che ha già assicurato di voler intervenire di persona: “Questo venerdì vado e sistemo io”, questa la sua promessa.
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