Il parroco di Sassari scomunicato dal Papa.
Fernando Maria Cornet, ex parroco di Sassari, è stato recentemente scomunicato da Papa Francesco e ridotto allo stato laicale con l’accusa di “delitti contra fidem”, ovvero lo scisma. Argentino come il pontefice, Cornet ha iniziato la sua carriera sacerdotale nel 1992 e, dopo un periodo a Roma, è arrivato in Sardegna nel 2011, prima come parroco a Sant’Agostino e poi a San Donato e San Sisto. Ha studiato patristica e scritto un libro sulla genealogia della sua famiglia, le cui origini risalgono a Sassari.
Papa Francesco ha scomunicato Cornet per le sue posizioni estremamente critiche, poiché l’ex parroco considera il pontefice un “antipapa” in carica illegittimamente e sostiene che la successione a Benedetto XVI sia invalida. Le sue tesi, influenzate da ambienti cattolici ultraconservatori, sono raccolte nel libro Habemus Antipapam, in cui argomenta che le dimissioni di Ratzinger non siano mai state pienamente valide.
La situazione ha raggiunto un punto di svolta quando, il 25 ottobre, Cornet ha partecipato a un convegno a Sassari per presentare il suo ultimo libro, “Alla ricerca del munus perduto”, in cui discute ulteriormente la presunta invalidità delle dimissioni di Benedetto XVI. All’evento erano presenti anche il politico e divulgatore Diego Fusaro, noto per posizioni reazionarie, e Andrea Cionci, autore di “Codice Ratzinger” e critico dell’attuale pontificato.
Le teorie di Cornet e dei suoi sostenitori, come l’ex carmelitano Giorgio Maria Farè, toccano anche la cosiddetta “Mafia di San Gallo”, un gruppo di cardinali che avrebbe complottato per l’elezione di Bergoglio. Questo movimento è guidato dall’ex arcivescovo Carlo Maria Viganò, noto per le sue affermazioni contro Papa Francesco e per posizioni estreme su varie questioni, come la negazione della pandemia Covid e l’accusa al Papa di sostenere un’agenda omosessualista.