Abbanoa aveva pignorato il conto e quindi “bloccato” la pensione del pensionato di Sassari.
Aveva visto il proprio conto corrente pignorato, con pensione bloccata, a Sassari per una bolletta di Abbanoa non pagata da circa 2.500 euro. Ma il giudice ha dato torto ad Abbanoa, accogliendo il ricorso del pensionato e ordinando il ripristino della disponibilità del denaro.
È accaduto in un piccolo comune della provincia di Sassari. L’uomo, anziano e con gravi difficoltà economiche, vive con una pensione sociale e un’indennità di accompagnamento. Nonostante ciò, il suo conto era stato congelato in seguito alla richiesta di pignoramento avanzata dal gestore idrico. Poste Italiane aveva dato seguito al blocco, lasciando il pensionato senza alcuna disponibilità economica.
La situazione ha spinto il cittadino ad agire per vie legali. Il suo legale ha presentato opposizione, sottolineando che – secondo la normativa vigente – le somme percepite a titolo di pensione minima e indennità di accompagnamento non possono essere oggetto di pignoramento. Il giudice dell’esecuzione ha accolto la richiesta, dichiarando inefficace il provvedimento esecutivo e ordinando a Poste Italiane la restituzione dell’intera somma, circa 10mila euro.
La decisione si inserisce in un contesto già noto: appena poche settimane fa, lo stesso tribunale aveva annullato un altro pignoramento richiesto da Abbanoa ai danni di un novantenne, anch’egli residente in provincia. Anche in quel caso, il blocco del conto postale – per un debito superiore ai 12mila euro – era stato ritenuto illegittimo, in quanto effettuato su fondi impignorabili.