Più di 100 nasse abbandonate recuperate nelle acque di Capo Caccia

L’attività della Guardia costiera.

Ha avuto luogo nel corso di questa settimana un’importante attività, volta alla tutela dell’ambiente marino nelle acque dell’Area Marina Protetta “Capo Caccia – Isola Piana”, condotta a cura dei militari della Guardia costiera inquadrati all’interno del quarto Nucleo Sub di Cagliari.

Gli operatori intervenuti, coadiuvati dal personale della Guardia costiera di Alghero, hanno riportato in superficie diversi attrezzi da pesca non segnalati e verosimilmente abbandonati che, tuttavia, continuavano a pescare passivamente contribuendo a creare un danno consistente all’ecosistema dell’Area Marina.

Gli attrezzi, più di 100 nasse individuate anche grazie al contributo dei locali sommozzatori dei Vigili del fuoco, sono stati consegnati al personale dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte, nel solco della consueta fattiva collaborazione tra Enti volta alla protezione dell’ambiente marino e costiero. L’operazione ha permesso di restituire al mare circa 150 chili di prodotto ittico rinvenuto allo stato vitale.

Le immersioni effettuate hanno anche permesso di individuare altre zone di futuro intervento ed hanno rappresentato l’occasione per appurare lo stato di conservazione di alcuni relitti presenti nelle acque dell’Area Marina Protetta.

La Guardia costiera invita a segnalare prontamente eventuali attrezzi da pesca in stato di abbandono nelle acque ed a portare a conoscenza della Guardia Costiera di Alghero la presenza di relitti giacenti sul fondo marino allo scopo di permetterne il successivo inserimento all’interno della banca dati tenuta dall’Istituto Idrografico della Marina Militare.

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