Policlinico Sassarese, si chiude il processo sulla presunta evasione fiscale

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Assolto dall’accusa di evasione fiscale il rappresentante legale del Policlinico Sassarese Piero Bua.

Nel 2018 si era aperta una indagine della guardia di finanza su una presunta evasione fiscale nella gestione del Policlinico Sassarese. Secondo l’accusa, la crisi aziendale che poi avrebbe portato ai regolarità nei conti sarebbe stata causata da una cattiva gestione. Pertanto era finito nel banco degli imputati Piero Bua, il rappresentante legale dai Policlinico.

Come scrive La Nuova Sardegna, l’uomo, però è stato assolto nei giorni scorsi. Caduta l’accusa di aver omesso di versare le ritenute d’imposta certificate dal 2014 al 2018. La sentenza mette nero su bianco che che il fatto non costituisce reato. La crisi dell’azienda non era dovuta a responsabilità dell’amministratore, ma a fattori esterni, che non potevano non sfuggire al suo controllo. Oltre ai costi sostenuti per il pagamento delle prestazioni extra, che poi non furono rimborsate dalla regione per via di un cambio della normativa, anche i ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione.

Piero Bua si era prodigato per cercare finanziamenti esterni, sia attraverso bandi pubblici che attraverso il tentativo di attrarre investimenti privati. Bua aveva addirittura rinunciato ai propri stipendi da amministratore e aveva utilizzato risorse personali per mantenere operativa la struttura: vista la situazione di emergenza aveva cercato di garantire il funzionamento dell’ospedale, che serviva in media 5000 pazienti all’anno. E questo era un obiettivo primario: non pagare l’erario era l’unico modo per non interrompere il servizio, essenziale per la popolazione. Diversamente, Bua sarebbe incorso in una violazione della legge penale per interruzione di pubblico servizio.

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