Svolta nell’omicidio di Mario Sedda a Porto Torres
Potrebbe esserci una svolta decisiva nel caso dell’omicidio di Mario Sedda, avvenuto 3 anni fa a Porto Torres. Il 39enne era stato rinvenuto con una punta di coltello conficcata in uno zigomo. Il sospetto, fin dall’inizio, è che l’omicidio di Sedda sia avvenuto altrove e che il cadavere sia stato trasportato solo successivamente dove ne è stato rinvenuto il cadavere.
Le forze dell’ordine hanno infatti perquisito tre abitazioni. Con altrettanti iscritti al registro degli indagati, che si aggiungono ai due della fase iniziale delle indagini. Le perquisizioni consentite da un decreto di perquisizione personale, locale e informatica sono scattate poco prima delle 6 del mattino nei confronti di un 35enne, di un 32enne e di un 19enne. Per quest’ultimo è stato un giudice minorile a fermare il decreto.
Con le perquisizioni è avvenuto il sequestro di diversi computer e smartphone. I dispositivi sono adesso al vaglio dei periti alla ricerca di conferme che sostengano l’accusa: aver percosso e ferito Mario Sedda fino alla morte. Come si legge su La Nuova Sardegna, nei confronti dei tre non è stata disposta alcuna misura cautelare.