Le dichiarazioni della segretaria territoriale dell’FSI-USAE Mariangela Campus.
Fsi-Usae chiede che si proceda senza indugio alla stabilizzazione del personale non dirigente in servizio presso l’AO Brotzu, le AOU di Sassari e Cagliari e l’ATS Sardegna, in applicazione della nota Ministero della Salute dell’11 dicembre 2019.
“Vengano adottati atti omogenei in ordine all’assunzione di tutti precari della sanità in Sardegna che siano in possesso dei requisiti previsti dalla normativa. Appare evidente infatti, e a dir poco imbarazzante, la diversità con cui le stabilizzazioni vengono applicate, come per esempio nell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna.
Riteniamo che si debba procedere ad avviare dei percorsi mirati alla risoluzione delle problematiche e centrare l’obiettivo della stabilizzazione di tutto il personale non dirigenziale con rapporto di lavoro a tempo determinato interessato delle Aziende Ospedaliere, delle Aziende Ospedaliere Universitarie e dell’Azienda Unica della Sardegna, in possesso dei requisiti”, spiega la Segretaria territoriale dell’FSI-USAE Mariangela Campus.
Sarà fondamentale la sottoscrizione di un Protocollo per le procedure relative alle stabilizzazioni dei precari che operano o hanno operato nelle aziende sanitarie isolane e delle proroghe dei rapporti di lavoro a tempo determinato sino alla definitiva stabilizzazione. Il fine è quello di dettare regole uniformi nelle citate procedure che tutte le Aziende del Servizio Sanitario della Regione Sardegna dovranno rispettare, evitando così il perpetrarsi di comportamenti spesso discordanti”.
“Il Protocollo – continua il sindacato – dovrà prevedere che tutte le Aziende con dei precari che hanno maturato i requisiti al 31 dicembre 2019, avviino i processi di stabilizzazione. Si dovranno scandire i tempi (uniformandoli in tutta la Regione), per l’espletamento delle procedure che dovranno concludersi entro il più breve tempo possibile. Si potrà, ovviamente, attingere alle graduatorie in vigore ai sensi di legge e si dovrà regolamentare la stabilizzazione del personale precario in possesso dei requisiti rispettando l’ordine di graduatoria dell’esperienza acquisita con i contratti a tempo determinato delle stesse, con il vantaggio di reperire nuove risorse umane con celerità ed economicità.
Il Protocollo dovrà fornire un valido strumento per introdurre nuove risorse umane in tutto il SSR sardo, consentendo così il rispetto delle prescrizioni dell’Unione Europea in materia di orario di lavoro.
Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica (avvenuta il 30 dicembre), è in vigore la nuova legge di Bilancio Nazionale e tra i numerosi provvedimenti previsti, alcuni riguardano il mondo della Sanità ed in particolare le stabilizzazioni dei precari.
I termini della legge Madia, infatti, sono stati spostati in avanti: la stabilizzazione dei precari della Sanità italiana sarà possibile fino al 31 dicembre del 2022.
Inoltre i tre anni di anzianità (anche non continuativa) necessari come requisito per la stabilizzazione potranno essere maturati fino al 31 dicembre del 2019. Queste nuove regole saranno applicate anche in Sardegna: a partire dalle prossime settimane, infatti, tutte le aziende sanitarie dovranno effettuare una ricognizione dettagliata del personale ed è proprio alla luce di queste nuove norme che l’Fsi-Usae sta sollecitando giornalmente la stabilizzazione dei precari che ne hanno diritto”, conclude la segretaria territoriale dell’FSI-USAE Mariangela Campus.