Chiuso il processo sulla presunta truffa fotovoltaico a Chilivani.
Si è concluso in settimana, con la dichiarazione di prescrizione del reato, il processo a carico di cinque imputati accusati di aver realizzato due serre fotovoltaiche in località Seunis, nella piana di Chilivani aggirando alcune normative sul fotovoltaico agricolo. Gli impianti erano stati presentati come strumentali all’attività agricola. Ma secondo l’accusa sarebbero serviti esclusivamente per la produzione industriale di energia elettrica, al fine di beneficiare indebitamente di agevolazioni e ottenere incentivi pubblici per oltre 50 milioni di euro.
Le aziende coinvolte erano la “Agrisun srl“, riconducibile a Gianfranco Gamba e Michele Vedovati e la “Alba srl“. A processo anche Alessandro Silvio Zeolla e Salvatore Recchia. Gianrico Ranaldi ed Enrico Pollini si erano alternati come legali rappresentanti delle società coinvolte.
La vicenda giudiziaria ha vissuto diversi colpi di scena. Già nel 2011 la Cassazione aveva respinto un ricorso del procuratore Mario Leo contro l’ordinanza del Tribunale del Riesame che disponeva il dissequestro degli impianti fotovoltaici. La Suprema Corte aveva accolto le tesi difensive, portando il Riesame, nel maggio 2017, a confermare il dissequestro su richiesta degli avvocati.
Come scrive La Nuova Sardegna, la difesa ha sempre sostenuto che non vi fosse alcuna truffa. Evidenziando come le colture esistessero realmente e fossero stati effettuati cospicui investimenti agricoli.