Bonus facciate e truffe a Sassari, chiusa l’indagine.
Avrebbero compiuto truffe ai danni dello stato percependo degli incentivi edilizi relativi al bonus facciate a Sassari per lavori mai eseguiti o sovrastimati e avrebbero agito coi metodi dell’associazione a delinquere. Sono 53 le persone finite a vario titolo nell’indagine della guardia di finanza di Sassari delegata dalla procura della repubblica.
Tra il 2021 e il 2022, complessivamente, avrebbero dichiarato lavori mai eseguiti o avrebbero gonfiato le fatture per lavori di esiguo valore. Questo per ottenere il 90% dell’importo riportato in fattura sottoforma di credito d’imposta, attraverso il meccanismo dello “sconto in fattura“. In questo modo, il proprietario dell’immobile pagava solo il 10% dell’importo dei lavori. Il restante 90% lo avrebbe coperto lo stato garantendo all’imprenditore lo stesso importo sottoforma di credito d’imposta.
Con questo meccanismo avrebbero ottenuto crediti non spettanti per 5milioni e 593mila euro, bloccati dalle fiamme gialle la scorsa estate, che hanno posto sotto sequestro le somme già percepite. Iscritti nel registro degli indagati sarebbero finiti tre imprenditori edili sassaresi, due professionisti nel settore immobiliare, e un amministratore di condominio. Con altre 47 persone che, avrebbero concorso al compimento dei reati nei singoli episodi riguardanti i propri immobili.
Come si legge su La Nuova Sardegna, le truffe riguarderebbero immobili situati nei comuni di Sassari, Putifigari, Olmedo. E ancora, Ossi, Mara, Florinas, Castelsardo, Ardara, Pozzomaggiore, Chiaramonti e Trinità D’Agultu.