Il processo vede coinvolto il cardinale Angelo Becciu.
Il successore del cardinale di Pattada Angelo Becciu, come Sostituto della Segreteria di Stato, monsignor Edgar Peña Parra, avrebbe accettato di acquistare il palazzo di Londra dopo aver ricevuto rassicurazioni false. È quanto emerge dal processo vaticano, che in parte scagiona la figura del prelato sardo.
I dubbi della Segreteria di Stato vaticana.
Dopo aver sollevato dubbi e chiesto chiarimenti all’avvocato della Segreteria di Stato, che in realtà era il broker Gianluigi Torzi, il Sostituto si rese conto che la società aveva acquistato “una scatola vuota”. Torzi avrebbe trasformato la natura delle azioni, lasciando la Segreteria di Stato con 30mila azioni senza diritto di voto. E l’esercizio di tale diritto esclusivamente in capo al Torzi. A questo punto monsignor Peña Parra firmò il contratto solo in ragione delle false rassicurazioni che aveva ricevuto.
La truffa che scagionerebbe il cardinale Becciu.
Tuttavia, quando scoprì la verità, il Sostituto del cardinal Becciu convocò il suo sottoposto Fabrizio Tirabassi per chiedere chiarimenti. La situazione è aggravata dal fatto che monsignor Alberto Perlasca, il capo dell’ufficio amministrativo che aveva iniziato l’acquisizione del palazzo, voleva rescindere il contratto senza dare spiegazioni e poi era partito per le vacanze di Natale. Da qui l’idea che la Segreteria di Stato vaticana possa esser stata truffata.
L’incontro con Papa Francesco.
Il mese scorso Papa Francesco aveva ricevuto ufficialmente, in udienza privata, il cardinale Angelo Becciu. Il porporato sardo sotto processo era stato sospeso nel settembre del 2020, ma ha mantenuto il titolo. L’estate scorsa c’era stata la marcia indietro del Pontefice e subito dopo il cardinale era tornato operativo e si era presentato davanti al Papa per il Concistoro.