L’abbandono del neonato a Osilo e l’accusa di tentato omicidio.
La notte tra il 17 e il 18 ottobre 2023, una donna trentenne di Osilo partorì in casa e lasciò il neonato sotto un’auto appartenente alla madre, nonna del bambino, a poca distanza dalla sua abitazione. Secondo la Procura, il piccolo fu esposto a molteplici pericoli che avrebbero potuto causarne la morte.
Inizialmente, la madre era stata arrestata con l’accusa di abbandono di minore, ma il reato è stato successivamente riqualificato in tentato omicidio. A gennaio 2024, il tribunale del riesame ha accolto l’appello dei pubblici ministeri contro la precedente ordinanza del Gip. Nelle motivazioni della decisione, il tribunale ha sottolineato che l’intento dell’indagata non fosse solo quello di abbandonare il figlio, ma di esporlo volontariamente a pericoli letali.
Il processo e la valutazione del rischio di recidiva.
Il collegio giudicante ha ritenuto che l’imputata abbia deliberatamente creato le condizioni che avrebbero portato con certezza alla morte del bambino, evitata solo grazie all’intervento tempestivo della nonna. Tuttavia, il tribunale ha escluso il pericolo di recidiva e ha respinto la richiesta di custodia cautelare in carcere, accogliendo le argomentazioni della difesa.
Il giudizio abbreviato e la perizia psichiatrica.
L’imputata, incensurata, avrebbe ammesso le proprie responsabilità durante le indagini. La donna affronterà il processo con rito abbreviato. La decisione del giudice è stata condizionata all’audizione della psichiatra che visitò l’imputata subito dopo i fatti, come richiesto dal suo avvocato difensore. La prima udienza è fissata per il 2 aprile. Il processo chiarirà il quadro completo della vicenda e il ruolo delle condizioni psichiche della donna nel suo gesto.