La protesta dei docenti precari.
Il coordinamento Precari Scuola Sardegna ha manifestato oggi pomeriggio in piazza Castello a Sassari contro le politiche del Ministero della Pubblica Istruzione che, affermano, “getterà la scuola nel caos e rischia di sostituire migliaia di insegnanti precari sardi con insegnanti provenienti da altre regioni d’Italia”.
“L’anno scolastico in arrivo non sarà semplice – spiegano dal coordinamento -. Passeremo da “classi pollaio” a “classi lazzaretto” dato che non esiste alcuna scuola che disponga di aule abbastanza grandi per garantire il distanziamento sociale. Ci saremmo aspettati provvedimenti adeguati alla situazione e presi in tempo utile, invece abbiamo solo punti di domanda”.
Ma c’è anche la perenne discriminazione degli insegnanti sardi. Un esempio? Il prossimo concorso straordinario prevede solo 111 posti per insegnanti di sostegno in Sardegna a fronte di 3000 posti affidati a docenti precari senza specializzazione. I 3000 precari sardi del sostegno non potranno neanche sperare di vincere il concorso per la loro materia di insegnamento poiché il Ministero ha deciso che il servizio prestato sul sostegno non vale ai fini dei concorsi su posto comune.
“Inorridiamo infatti davanti alle affermazioni dei tecnici del Ministero che parlano di scuola ibrida e di didattica a distanza a settembre – concludono dal coordinamento -. La scuola è fatta da persone, a scuola si cresce, si impara a stare al mondo, non davanti a un PC”.