L’addestramento virtuale utilizzato anche dalla Brigata Sassari
Il 152° Reggimento Fanteria “Sassari” ha concluso un ciclo addestrativo della durata di 3 settimane, integrando i sistemi digitali di simulazione del campo di battaglia con le esercitazioni sul terreno, nel quadro del normale iter di addestramento e preparazione del soldato dell’Esercito.
I Dimonios hanno potuto testare il livello di preparazione di una loro unità di fanteria leggera dapprima attraverso la simulazione virtuale dello scenario operativo, ricreato con i sistemi di riproduzione del campo di battaglia e dell’addestramento al tiro e successivamente mettendo in pratica, nel territorio del Goceano (Sardegna centro-settentrionale), quanto simulato. In questo periodo di condizioni sanitarie emergenziali, l’utilizzo dei sistemi addestrativi di realtà virtuale si è dimostrato particolarmente idoneo ed efficace per garantire l’addestramento dei soldati nel rispetto delle opportune misure di contrasto alla diffusione del coronavirus.
La simulazione digitale, sviluppata nella caserma Gonzaga sede del 152° “Sassari”, ha interessato i fanti del 1° battaglione che hanno potuto prepararsi cimentandosi in situazioni ipotetico/reali complesse e gravose, simulando condizioni limite e di particolare emergenza, create artificialmente ad hoc, in assoluta sicurezza e con minimi costi di esercizio. Le 3 settimane di addestramento si sono concluse con un’attività continuativa di due giorni di pattugliamento ed acquisizione di un obiettivo, condotta nelle aree del comune di Bono, lungo impervi itinerari in ambiente boschivo sviluppati su diversi chilometri, dove gli esercitati hanno potuto verificare sul terreno la correttezza di quanto pianificato e provato nella fase virtuale.
Nel corso delle 48 ore continuative di attività, i sassarini hanno dunque perfezionato l’addestramento nelle tecniche di navigazione terrestre diurna e notturna con l’utilizzo di specifici sistemi di geo-localizzazione e visori ad intensificazione di luce, testato il livello di preparazione fisica del personale, superando percorsi caratterizzati da notevoli dislivelli e fitta vegetazione, nonché affinato le capacità nella ricognizione e acquisizione di un obiettivo, tipiche dell’impiego del plotone esploratori in operazione.