Polemiche a Sassari tra i lavoratori per la pulizia degli uffici comunali
Le lavoratrici e i lavoratori del servizio di pulizia degli uffici comunali e altri immobili del Comune di Sassari contestano il nuovo bando. “Esprimono forte preoccupazione per il loro lavoro per le sorti di una gara d’appalto storicamente unica per tutti gli edifici Comunali – si legge in una nota -. Con una nuova gara specifica pubblicata dal Comune qualche giorno fa e divisa invece in due lotti, elaborati secondo la fredda ed inumana logica dei numeri. E senza tener minimante conto e rispetto per le sorti di tante madri e padri di famiglia. Che percepiscono circa 500 euro al mese per un servizio che in certi casi non risparmia i sabati e le domeniche”.
“La divisione effettuata in due lotti penalizza enormemente il lotto numero uno, dove è concentrata quasi l’ottanta per cento della forza lavoro – spiegano -. Lavoratrici e lavoratori che portano un pezzo di pane a casa onestamente guadagnato. Mentre premia in modo incomprensibile il lotto due, quello degli altri immobili, nel quale sono stanziate quasi il cinquanta per cento delle risorse economiche dell’appalto mentre ad oggi vi opera solo circa il venti per cento della forza lavoro impiegata. In buona sostanza, il primo lotto sarebbe oggetto di macelleria sociale e lavoro al ribasso, con unità lavorative in esubero e tagli alle già fragili condizioni delle buste paga. Mentre la ditta che si aggiudicherebbe il lotto due potrebbe guadagnare molto di più da un semplice lotto che dalla gestione complessiva dell’appalto unico pur con tutte le sue difficoltà”.
“Molte volte le nostre istanze di essere stabilizzate dall’amministrazione comunale sono state rigettate e continuiamo a sottoporci al giogo dei campi di appalto – concludono -. Ma abbiamo sopportato, perché mai avremmo pensato che il sistema adottato per questa gara potesse causare la tragedia economica per qualcuno di noi”.