Sassari non ha superato l’obiettivo del 65% sulla raccolta differenziata.
Nonostante la Sardegna sia un esempio virtuoso nella gestione dei rifiuti urbani, con una percentuale di raccolta differenziata del 76,46% nel 2023, un traguardo che pone l’isola al terzo posto tra le regioni del Centro-Sud e tra le migliori a livello nazionale, Sassari, purtroppo, si colloca tra le ultime in classifica, con una situazione che richiede attenzione e interventi rapidi.
LEGGI ANCHE: Sassari non sa fare la differenziata, problemi e speranze per il futuro
Mentre altre città, anche di media grandezza, come Carloforte e Palau, hanno superato il 85% di raccolta differenziata, Sassari deve affrontare una sfida importante. La provincia di Sassari, nel suo complesso, ha superato il 71% di raccolta differenziata, ma la città capoluogo continua a faticare. Nonostante gli sforzi, la città non è riuscita a superare l’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata, fissato nel 2012.
Con una popolazione che incide significativamente sugli obiettivi regionali, la situazione di Sassari è di particolare rilevanza. La città è rimasta tra le cinque realtà sarde che non hanno ancora raggiunto la soglia di legge, due delle quali sono piccoli comuni. Questo rende la performance di Sassari cruciale per il successo generale della regione nella gestione dei rifiuti. È fondamentale che le autorità locali e la comunità si uniscano per trovare soluzioni innovative e pratiche, per migliorare la situazione e contribuire al benessere ambientale dell’intera isola.
Risultati virtuosi per il resto della Sardegna.
Nel 2000, la Sardegna muoveva i primi passi nella raccolta differenziata, con una percentuale di appena l’1,7%. Oggi, la produzione complessiva dei rifiuti è diminuita di circa 10.300 tonnellate rispetto all’anno precedente, segno di un cambiamento culturale che sembra aver preso piede in gran parte della regione.
L’assessora regionale all’Ambiente, Rosanna Laconi, ha sottolineato l’importanza di questo successo, evidenziando come la sostenibilità ambientale rappresenti un obiettivo concreto e raggiungibile attraverso politiche integrate e il coinvolgimento attivo delle comunità locali. “Questo successo deve spingerci a consolidare i traguardi raggiunti e a lavorare sulle criticità ancora presenti”, ha dichiarato Laconi, mettendo in evidenza la necessità di un impegno costante per garantire un ambiente sano alle generazioni future.
Il Piano Regionale prevede azioni mirate per incentivare la creazione di centri di riuso e riparazione, strumenti essenziali per migliorare le percentuali di raccolta differenziata. È ora che Sassari possa intraprendere un percorso di cambiamento che la porti a essere parte attiva di questo progetto di sostenibilità.
In conclusione, sebbene la Sardegna possa festeggiare i suoi successi nella gestione dei rifiuti, Sassari ha l’opportunità di riscrivere la sua storia. Con un impegno collettivo e una serie di politiche efficaci, anche Sassari può trasformare la sua attuale situazione in un futuro in cui la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente diventino una priorità condivisa.