Dal rasoio al rap dalle rime taglienti, Sassari vista da BaggyStone

Sassari vista dal rapper BaggyStone.

Una vita a tutto sprint quella del rapper BaggyStone, che da Sassari ambisce a ritagliarsi un ruolo sulla scena nazionale. Originario del quartiere di Monte Rosello, il 28enne apprende la professione di barbiere, che poi lascerà per l’impegno musicale.

L’artista si è avvicinato al mondo rap con i freestyle e dopo aver pubblicato il primo singolo si è concentrato sulla scrittura. “In realtà non son stato ispirato tanto all’inizio, è stata una cosa che avevo dentro e ho provato a farlo. L’ispirazione è arrivata poi con i grandi del settore – afferma BaggyStone -. Facevo il parrucchiere a tempo indeterminato e mi son licenziato perché mi sono accorto che non era la mia vita. E andare a lavoro mi stava spegnendo sempre più”.

BaggyStone si è fatto conoscere in città attraverso una serie di iniziative clamorose. Dall’affissione di 800 QrCode nei vari quartieri alla realizzazione di un video con scene hot poi rilanciato sui principali portali pornografici con numeri sorprendenti. L’ultima iniziativa ha riguardato un video di protesta contro il Comune di Sassari che, a suo dire, non ascolterebbe abbastanza il mondo della musica.

“Con l’ultimo disco ho superato i 50mila stream su Spotify – prosegue l’artista -. Mentre uno dei video più importanti è quello girato a Monte Rosello. Direi che è andato bene e i ragazzi che stanno nella piazza del quartiere si sono impegnati per qualcosa di diverso. Ora sto per chiudere i prossimi lavori, ma non intendo anticipare nulla”.

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