Un aiuto anche per gli allevatori.
“Accogliamo con tanto piacere l’annuncio fatto ieri in commissione Attività produttive dall’assessore al Bilancio Giuseppe Fasolino sull’intenzione di investire 5 milioni di euro per l’acquisto del pecorino per gli indigenti”.
A dirlo è Coldiretti Sardegna che circa un mese fa aveva presentato la proposta al presidente della Regione Christian Solinas.
“Un progetto di economia circolare che fa bene alla Sardegna del quale dobbiamo essere tutti soddisfatti e orgogliosi – afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu –. Un progetto collettivo che unisce e fa squadra e che non ha nè padri e nè patrigni. Le bone idee uniscono, per questo ringraziamo il presidente della Regione Solinas che ha fatto propria l’iniziativa, il presidente della Commissione Attività produttive Maieli, il gruppo consiliare del Psd’az e l’assessore Fasolino per averla messa in atto, ma anche i Consorzi di tutela dei Pecorini che hanno sostenuto questa proposta”.
Il progetto prevede l’acquisto da parte della Regione di pecorini a bassa stagionatura dai piccoli caseifici sardi per donarli alle circa 120mila famiglie senza reddito. Un intervento di 5 milioni di euro che riguarda oltre 4milini di litri di latte e circa 7mila quintali di formaggio.
“Un intervento che da solo non risolve il problema ma che da risposte sia agli allevatori che a causa della crisi hanno venduto meno formaggi, soprattutto i freschi e a breve stagionatura – spiega il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – e sia alle famiglie in difficoltà economica che con la crisi del Covid si sono purtroppo allargate considerevolmente. Ma è soprattutto un intervento di comunità, di promozione del consumo interno dei nostri prodotti agricoli”.
“Ciò che chiediamo alla Regione è attuare l’iniziativa in tempi rapidi perché le risposte occorre darle immediatamente – dice il presidente Battista Cualbu che evidenzia – : in questo momento bisogna mettere al bando le polemiche e mettere davanti a tutti gli interessi della collettività. Stiamo vivendo una crisi epocale alla quale bisogna rispondere con metodi e tempi altrettanto straordinari”.