L’Opera Gesù Nazzareno di Sassari.
Alle porte di Sassari c’è una grande casa immersa nel verde. Non è facile da raggiungere, ma è lontana dal rumore e dal traffico. Questa grande casa è la GENA, Opera Gesù Nazzareno, un centro di riabilitazione che da quasi 70 anni si occupa di favorire l’inclusione sociale e la riabilitazione dei pazienti disabili. Esattamente un mese fa la Regione, con una delibera, tagliava le risorse destinate ai centri di riabilitazione privati del 20%, lasciando inalterato lo standard di personale o riducendolo. Tradotto: meno OSS ed educatori.
“Ci ha colto di sorpresa. Questa delibera è stata resa pubblica all’inizio di marzo, quando iniziavano le misure restrittive al covid-19. Siamo stati impossibilitati ad incontrare le Istituzioni”, si sfoga il direttore della struttura Michele Marras. “Come rappresentanti dei centri sardi – afferma- abbiamo adottato una linea condivisa, con atti legali, richieste di sospensione e revoca delle delibere. L’obbiettivo finale per noi è quello di avere tariffe in linea col costo della vita e con il concetto di riabilitazione e sicurezza”, prosegue.
Attualmente nella struttura ci sono 80 ragazzi che provengono da tutta l’Isola. Alcuni di loro non hanno più famiglia o la stessa non è in grado di seguirli. La vita all’interno della struttura è in continuo movimento. Ci sono diversi laboratori, tra i quali orto terapia, ceramica, arte, il laboratorio musicale e alcuni laboratori sportivi. Insomma una vera e propria scuola che aiuta i ragazzi a sfruttare le proprie potenzialità. “In un momento così difficile i nostri ragazzi sono da salvaguardare. Siamo determinati a scongiurare questi tagli“, conclude.