Il ritrovamento a Porto Torres.
Il nucleo sommozzatori del comando dei Vigili del Fuoco di Sassari durante un addestramento ha rinvenuto abbandonata nelle acque del golfo, una rete da posta di circa 25 metri che giaceva su una secca regolarmente frequentata da appassionati di subacquea e apneisti, impigliata nella roccia che costituiva un pericolo per le attività subacquee.
I sub hanno quindi proceduto al recupero della rete fantasma consentendo la bonifica della zona e il ripristino delle normali condizioni di sicurezza. Una volta portata a terra l’attrezzatura da pesca si è provveduto a ulteriori controlli e la stessa sarà smaltita nei prossimi giorni.
Le “reti fantasma” sono quelle attrezzature da pesca (quindi non solo reti ma anche ad esempio nasse, palangari e altro) che finiscono abbandonate sui fondali marini. Le cause sono molteplici, ma quelle primarie sono ostacoli come rocce, secche o relitti dove le reti si possono incagliare oppure trasportate dalle forti mareggiate o forti correnti; distacchi accidentali causati dal passaggio di imbarcazioni; condizioni meteo avverse che richiedono l’abbandono per motivi di sicurezza o anche l’abbandono volontario.
Come è facilmente intuibile questi attrezzi costituiscono un serio pericolo per la fauna marina che vi rimane intrappolata e per il deturpamento dell’ambiente marino. La stessa risultava altresì un potenziale pericolo sia per gli stessi sportivi appassionati di attività subacquea.