Pesca di ricci illegale a Stintino, sequestrate 24 bottiglie di polpa

ricci

I due sono stati rintracciati e sanzionati per pesca abusiva di ricci.

La Guardia costiera di Stintino, insieme al corpo forestale di Porto Torres e ai carabinieri, ha recuperato 24 bottiglie contenenti polpa di ricci di mare che erano stati pescati illegalmente nel Golfo dell’Asinara e, probabilmente, pronte alla vendita illegale.

I pescatori hanno abbandonato le bottiglie e sono fuggiti di fronte agli agenti, ma sono stati rintracciati grazie alla segnalazione ai barracelli di Stintino. Ora i due sono finiti nei guai per pesca abusiva, poiché in Sardegna, è vietata e la cattura è riservata solo a chi è autorizzato e può certificare la provenienza per tutelare la salute dei consumatori.

Boom di pesca illegale e vendite online in Sardegna.

In Sardegna la pesca abusiva di ricci è, purtroppo, un fenomeno molto diffuso. Spesso, il prodotto pescato si accompagna alla vendita illegale. Nei giorni scorsi, l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), dopo l’ennesima segnalazione, a chiedere lo svolgimento di opportuni accertamenti al Corpo forestale e di vigilanza ambientale riguardo l’offerta in vendita su varie pagine Facebook di polpa di Riccio di mare (Paracentrotus lividus) da parte di soggetti privati, senza alcuna licenza e documentazione igienico-sanitaria.

Già nel febbraio scorso il GrIG aveva provveduto a effettuare analoga segnalazione in relazione a un commercio di ben dubbia legalità purtroppo persistente. “Confidando nell’efficacia dei controlli del Corpo forestale e di vigilanza ambientale – ha detto il GrIG – raccomandiamo a tutti un’attenta vigilanza su tali forme alquanto sospette di vendita della polpa di Ricci di mare, ulteriore conseguenza della scandalosa disposizione approvata dal Consiglio regionale sardo che ha riaperto la pesca nonostante il gravissimo rischio di estinzione nei mari isolani che corre il Riccio di mare”.

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