Gli studenti di Sassari chiedono la didattica a distanza.
Un rientro dalle vacanze caotico per la maggior parte degli studenti di Sassari. A preoccupare i giovani, ma anche gli insegnanti e i presidi, è il rischio di possibili focolai all’interno delle aule scolastiche.
La didattica a distanza.
La maggior parte avrebbe preferito il ritorno della didattica a distanza, almeno fino all’ultima settimana di gennaio. Desiderio che si scontra con le parole del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che ha garantito che “la scuola è pronta a ripartire con regole chiare”, seppur vi saranno notevoli defezioni a causa della mancanza di personale.
Studenti favorevoli alla dad.
“Per tutto il mese avremmo preferito seguire le lezioni attraverso la didattica a distanza – commenta Mattia, studente 18enne dell’Ipia -. Premetto che non sono favorevole a tale modalità, ma i contagi in aumento dovrebbero suggerire un pochino di cautela da parte di tutti”.
Stesso ragionamento, decisamente più polemico, seguito da Roberto, un altro studente 17enne del tecnico industriale: “La mia classe ha già chiesto ai professori di attivare la dad, ma ciò è possibile soltanto per quanti sono positivi o in quarantena. Finirà che soltanto contagiandoci tutti ci concederanno La didattica a distanza”.
Il problema dei trasporti.
Da oggi per poter viaggiare sui mezzi pubblici, come ad esempio in autobus o treno, oltre il biglietto è necessario fornire il Green Pass. Non tutti gli studenti però sono vaccinati, o hanno la possibilità economica di effettuare un tampone ogni 48 ore. L’obbligo vaccinale, infatti, riguarda soltanto gli over 50, mentre per gli studenti resta “facoltativo”. Tuttavia per gli studenti che, giustificati dalla libera scelta, decidessero di non sottoporsi all’inoculazione, non è prevista la possibilità di seguire le lezioni in dad.