Lo scontro tra scuola e Comune di Sassari sui rifiuti abbandonati.
La dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Pasquale Tola di via Rockefeller, a Sassari, non ci sta nel definire una discarica l’esterno della scuola e punta il dito contro il Comune. Dall’altra parte, invece, arriva la risposta dell’assessore all’Ambiente.
“Nella scuola primaria di Rizzeddu sono state depositate delle suppellettili ed arredi che non sono certamente una discarica – afferma la dirigente Maria Grazia Falchi -. Per quanto poi riguarda la richiesta da parte di questa scuola degli arredi in questione, reiteratamente, diversamente da quanto viene sostenuto dagli uffici comunali del settore di competenza del Comune di Sassari, sono state inviate richieste di ripristino della condizione ambientale, meglio fruibile per le utenze della scuola. E, se le suppellettili e gli arredi non più utilizzabili giacciono in quel luogo è dietro indicazione dell’amministrazione stessa, la quale aveva assicurato che con immediatezza avrebbe provveduto ad eliminare l’inconveniente. Altrettanti e più suppellettili e arredi non più utilizzabili occupano spazi all’interno degli ambienti scolastici perché l’amministrazione comunale non è in grado di provvedere ad operarne la raccolta per lo smaltimento“.
Sulla vicenda fa chiarezza l’assessore all’Ambiente, Antonello Sassu: “Entro la prossima settimana predisporremo il servizio di recupero del materiale, ma occorre differenziarlo. Il legno va con il legno, il ferro con il ferro, eccetera. Se il materiale è già separato allora possiamo intervenire“.