Le condizioni di Roberta Mazzone.
Roberta Mazzone, 50 anni, sta lottando tra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione delle Cliniche di San Pietro a Sassari. Nonostante l’asportazione di un rene, una perforazione polmonare, una frattura cranica e una ferita alla testa, i medici intravedono un lieve miglioramento. La donna, accoltellata martedì scorso, è ancora in condizioni critiche, ma i segnali registrati nelle ultime ore alimentano la speranza. Sarà il medico legale a determinare se tutte le lesioni siano riconducibili all’aggressione.
Determinante, per la sua sopravvivenza, è stato l’intervento tempestivo dei vicini di casa, che l’hanno soccorsa e avvisato le forze dell’ordine. Secondo Michele Mecca, dirigente della Squadra Mobile di Sassari, la prontezza dei vicini ha permesso un rapido trasporto in ospedale e l’arresto immediato dell’aggressore, Domenico Ottomano, zio del marito della vittima.
Ottomano, 55 anni, comparirà oggi davanti al giudice per la convalida dell’arresto. Durante l’interrogatorio, ha sostenuto che Roberta impugnasse il coltello e che lui stesse cercando di disarmarla, una versione ritenuta non credibile dagli inquirenti. L’aggressione sarebbe avvenuta al culmine di discussioni economiche, legate a richieste di denaro per le spese domestiche. La polizia sta proseguendo le indagini per chiarire tutti i dettagli.