Le voci contro Ryanair dopo la decisione di tagliare i voli ad Alghero.
È ancora guerra tra Governo e Ryanair, dove quest’ultima ha deciso di cancellare diversi voli per Cagliari, Olbia e Alghero. Una situazione che ha creato non poche preoccupazioni sulla continuità territoriale della Sardegna, mettendo in difficoltà la mobilità dei sardi durante i mesi invernali. Dopo Adiconsum Sardegna, intervengono anche i sindacati dei trasporti e diverse voci politiche.
Tra questi c’è la consigliera regionale del M5s, Desiré Manca, intervenuta nel dibattito in corso dopo l’annuncio di Ryanair di voler tagliare le rotte da e per l’Isola. La ragione è la protesta contro il decreto del governo che impone un tetto alle tariffe sui collegamenti.
Preoccupazioni per Alghero.
Ad Alghero, Ryanair ha cancellato i voli di Bari e Treviso e ha deciso anche di ridurre le frequenze su altre 7 rotte, compresi 6 collegamenti nazionali essenziali per gli aeroporto di Roma, Milano, Catania, Napoli e Venezia, oltre a Bruxelles Charleroi. “Non potevamo aspettarci un epilogo peggiore – ha dichiarato Desirè Manca – la battaglia tra Governo e Ryanair ha come unica vittima la popolazione della Sardegna. La decisione di tagliare i collegamenti negli scali di Alghero e Cagliari, e di ridurre ulteriormente le frequenze di altre sette rotte, è una mazzata per i cittadini, per il comparto turistico sardo, e rischia di decretare la morte dell’Aeroporto della Riviera del Corallo. Davanti agli effetti del provvedimento del Ministro Urso che fissa un tetto alle tariffe, schizzate anche questa estate alle stelle, la Regione Sardegna che intenzioni ha? La Regione Sardegna quali azioni intende mettere in campo con urgenza per evitare che le logiche speculative di mercato abbiano ancora una volta la meglio rispetto alle decisioni che, sulla carta, dovrebbero tutelare gli utenti, e che invece rischiano di penalizzarli ulteriormente”.
“Non possiamo affidarci esclusivamente alle rassicurazioni dell’assessore Moro – aggiunge Manca – il quale afferma di essere sicuro che al di là della comunicazione aggressiva che la compagnia ha messo in campo su questi temi, continuerà a rimanere in Sardegna. Il diritto alla mobilità dei sardi deve essere garantito attraverso interlocuzioni e provvedimenti capaci di assicurare collegamenti certi e frequenze adeguate alla richiesta di mercato”.
Le dichiarazioni di Silvio Lai (Pd).
Sulla questione è intervenuto anche Silvio Lai, deputato PD della Commissione Bilancio della Camera, che attacca la Regione e il ministro dei Trasporti. ”Il taglio dei voli da e per la Sardegna da parte della Rayanair attesta l’arroganza di una compagnia che ha condizionato il sistema della mobilità sui cieli della nostra isola – ha dichiarato – con l’aumento vertiginoso dei costi per i passeggeri e la riduzione sistematica dei voli. Ma questa vicenda conferma l’assoluta inadeguatezza del governo regionale e del ministro Salvini incapaci di garantire la continuità territoriale attraverso un piano generale a tutela del diritto alla mobilità dei residenti sardi e dei turisti, calmieranno al contempo i prezzi dei biglietti. Ora non si dovrà cedere ai ricatti della Rayanair ma bisognerebbe avere le idee chiare per fronteggiare una situazione di chiaro disagio. Non serve mago Zurlí ma capacità di governo che purtroppo è completamente assente”.
Sindacati dei trasporti contro Ryanair.
Anche Uiltrasporti Sardegna è intervenuta contro la decisione della compagnia di tagliare i voli necessari per lo spostamento dei sardi. William Zonca, il segretario regionale del sindacato, ha dichiarato che questo è un ricatto, poiché la compagnia può sempre continuare a volare come vuole e quando vuole sui cieli della Sardegna. Per questo motivo, la sigla rispedisce al mittente le dichiarazioni del direttore commerciale della compagnia aerea irlandese, Jason Mc Guinnes, che ha annunciato oggi la cancellazione o la riduzione delle frequenza di dieci tratte in contestazione al decreto del Governo Meloni contro il caro delle tariffe aeree.
”La Uiltrasporti ritiene inaccettabili i ricatti di Ryanair sulle decisioni del Governo italiano – ha evidenziato Zonca -. Riteniamo che la Sardegna sia perfettamente in grado di vendere il suo prodotto turistico ed abbia tutte le caratteristiche per stare sul mercato: lo dimostrano il numero dei passeggeri che sono arrivati fino ad oggi. Bisogna uscire dallo schema per cui Ryanair vende i passeggeri agli aeroporti sardi, anche perché la compagnia low cost e’ l’emblema della deregolamentazione e del non rispetto di una leale concorrenza. Auspichiamo che, in base alla legge di mercato, se Ryanair dovesse lasciare scoperte delle rotte qualche altra compagnia le possa ricoprire”.
Il segretario di Uiltrasporti Sardegna ha voluto anche spezzare una lancia a favore dei lavoratori, vittime di un trattamento, da parte della compagnia, ingiusto, accusandola di non applicare il contratto collettivo nazionale del trasporto aereo e non riconoscere alcuni diritti fondamentali dei lavoratori in Italia. La Uiltrasporti sarda ha ricordato che Ryanair prende forti sovvenzioni economiche dai gestori aeroportuali italiani. ”Per questo – ha evidenziato ancora Zonca – riteniamo che la sfida del sistema del trasporto aereo sardo sia quella di creare attrattività attraverso compagnie che rispettano i contratti di lavoro e i diritti dei passeggeri. Magari non con un biglietto a 9,99 euro (dove si scopre di dover pagare qualsiasi altro minimo servizio con sorprese last minute) ma pagando leggermente di più e utilizzando cosi’ le sovvenzioni per offrire un servizio dignitoso ai passeggeri e un trattamento equo ai propri lavoratori. Per questo rispediamo al mittente il ricatto di Ryanair sulla riduzione delle rotte in Sardegna e riteniamo che la compagnia possa sempre continuare a volare come vuole e quando vuole sui cieli della nostra isola”.