Il racconto di un testimone sul salvataggio di Giovannino Pinna a Sorso.
Dopo aver trascorso più di 24 ore in balìa delle onde, Giovannino Pinna, dato per disperso da mercoledì insieme al cugino Davide Calvia, è riuscito a sopravvivere al mare agitato e alle basse temperature. A trovarlo è stato un uomo, proprietario di una villetta davanti l’arenile di Sorso, che all’inizio ha pensato al peggio. Quel corpo adagiato sulla spiaggia non aveva fatto presagire a nulla di buono, ma il movimento improvviso ha riacceso la speranza.
Rapido l’intervento del personale sanitario del 118, che con un’ambulanza del Soccorso Sant’Anna ha imbragato il giovane per trasferirlo d’urgenza all’ospedale civile Santissima Annunziata. Era cosciente, ma visibilmente disorientato e terrorizzato. Per tutta la notte i medici lo hanno monitorato e sottoposto ad accertamenti. Nonostante l’ipotermia le condizioni restano stabili.
“Mi trovavo in zona e ho sentito le sirene di un’ambulanza e poi i carabinieri. Ho immaginato che fosse successo qualcosa di grosso – racconta un testimone -. Per curiosità sono entrato nel piazzale e ho visto delle luci puntate sul ragazzo. In pochi istanti si è riempito di persone, la situazione sembrava irreale. Lui rispondeva, ma era terrorizzato dall’accaduto. I soccorritori hanno impiegato pochissimo, nonostante la zona impervia, a imbragarlo e portarlo via. Tutti con qualche luce, nel nostro piccolo, abbiamo cercato di renderci utili”.
Durante la notte, i carabinieri hanno collaborato alle operazioni di ricerca per trovare anche Davide Calvia, ma di lui, finora, nessuna traccia. Hanno perlustrato tutto il litorale della marina di Sorso e oltre, arrivando fino a Castelsardo. Nonostante gli sforzi, non è emersa alcuna novità. A complicare le ricerche anche il vento forte, che da qualche ora soffia sull’isola provocando disagi.