L’iniziativa della Asl Sassari.
A partire dal 25 gennaio, nel Nord-Ovest della Sardegna, prenderà il via il progetto “Salviamo i bambini dal soffocamento”, organizzato dalla Asl di Sassari in collaborazione con le pediatre della SC Consultori per la salute delle Famiglie. Il progetto, che avrà il suo primo incontro a Pozzomaggiore, si propone di educare i genitori sulle manovre salvavita da attuare in caso di soffocamento da corpo estraneo, una delle principali cause di morte nei bambini tra 0 e 3 anni.
Roberto Pietri, direttore dei Consultori della Asl di Sassari, sottolinea l’importanza di farsi trovare preparati in caso di emergenza: “Gli incidenti possono capitare ovunque, ma l’importante è non farsi trovare impreparati. Chi è presente deve agire subito e nel miglior modo possibile”. La formazione, che comprenderà sia teoria che pratica, si terrà presso il Centro Sociale di Pozzomaggiore, dalle 10 alle 12, e offrirà ai genitori la possibilità di apprendere le tecniche giuste su manichini, per imparare a mettere in atto le manovre salvavita in attesa dell’arrivo dei soccorsi.
Il soffocamento da corpo estraneo, che si verifica quando un oggetto blocca le vie respiratorie, rappresenta una delle principali cause di morte nei bambini sotto i 3 anni. Gli episodi di ostruzione possono verificarsi durante i pasti o il gioco, e sono particolarmente frequenti in questa fascia di età. Pietri e la pediatra Daniela Ticca spiegano come la tempestività nell’intervento possa fare la differenza tra la vita e la morte, e l’importanza di far conoscere queste manovre ai genitori.
L’ostruzione delle vie aeree può essere parziale, con il bambino che riesce a tossire, piangere e respirare in modo limitato, o completa, quando l’oggetto impedisce totalmente il passaggio dell’aria. In questo caso, il bambino non riesce più a tossire, piangere o respirare e può andare incontro a insufficienza respiratoria e arresto cardiaco. La formazione si concentrerà sulle manovre da eseguire a seconda dell’età del bambino: sotto l’anno di età, si praticano pacche interscapolari e compressioni toraciche, mentre sopra l’anno si esegue la manovra di Heimlich, una compressione addominale.
La pediatra Daniela Ticca aggiunge che, oltre alla teoria, sarà fondamentale l’esercitazione pratica sui manichini per aiutare i genitori a comprendere come eseguire le manovre in modo corretto. Nonostante l’intervento immediato possa essere decisivo, i bambini dovranno comunque essere trasportati al più vicino ospedale per una valutazione da parte dei medici. Il progetto, che si estenderà ad altre località della Sardegna, rappresenta una fondamentale iniziativa di sensibilizzazione e formazione per la sicurezza dei più piccoli.