La situazione della sanità a Sassari e in Sardegna.
A Sassari anche un anno per un’ecografia all’addome. È successo a un paziente che necessitava di prenotare la visita medica all’ospedale. ”Era per conto di mio figlio, ma non ho prenotato, visto la data proposta – spiega P.S -, fortunatamente sono riuscito a prenotare per Alghero per il mese di agosto”.
Il paziente poi ha denunciato la questione nel gruppo “Segnala a Sassari”, dove è nata una polemica e dove anche altre persone raccontano di liste di attesa lunghissime. Come nella città del nord Sardegna, in tutta l’Isola la sanità continua a vacillare, con servizi sanitari inadeguati, assistenza domiciliare scadente e sono i più anziani a pagare il prezzo più alto.
Lo ha denunciato recentemente il segretario dello Spi Sardegna Giacomo Migheli, che ha mostrato i dati analizzati dal Centro Studi della Cgil regionale che mostra un quadro allarmante sul diritto alle cure per i pensionati. Nel 2022 aumentano i malati cronici: circa il 44,6% (l’anno prima era 42,9%) contro una media nazionale del 40,4%.
Il problema più serio della sanità sarda sono le liste d’attesa lunghe, dovute a carenza di medici e sanitari. Questo costringe chi può a curarsi in privato, altrimenti a rinunciare alle cure. “Sono criticità subite quotidianamente da cittadini e pensionati – ha dichiarato Giacomo Migheli, il quale ha aggiunto che gli è negato il diritto alle cure, a causa dei lunghissimi e inaccettabili tempi di attesa per una visita specialistica o un esame.
Secondo il report della Cgil nazionale le visite specialistiche diminuite rispetto al periodo pre-pandemia: in Italia -9,6%, in Sardegna -21,3% e i tempi di attesa per molte prestazioni, urgenti, sono tra le più lunghe in Italia. Come detto, chi non può permetterselo è costretto a rinunciare alle cure, una percentuale di popolazione del 12,3%.