I sindacati di Sassari proclamano lo stato di agitazione.
I sindacati Fp Cgil, Cisl FP e Uil FpI di Sassari scrivono al prefetto chiedendo un incontro per esprimere la loro forte preoccupazione sull’evolversi dell’epidemia da covid-19 e sulla sua gestione, da parte sia della Regione Sardegna che dei locali vertici di Aou e Assl.
L’unico pronto soccorso cittadino, si sta facendo carico dell’ondata di accessi di persone con sintomatologia da coronavirus, i numeri sono allarmanti, importanti e sempre in aumento. “Ben sette unità operative ospedaliere afferenti ai plessi delle cliniche di San Pietro sono state riconvertite in posti letto per l’assistenza di pazienti covid, condizione per la quale al Santissima Annunziata si stanno dirottando i bisogni di salute no covid, congestionando però le unità operative come le medicine, geriatria e chirurgie”, commentano i sindacati.
Preoccupazione anche per le sanificazioni e i percorsi sporco pulito. Una presa di posizione anche sulla chiusura del reparto di neurologia: “oltre a morire di Covid si muore anche di altre patologie. Noi crediamo che ci siano e ci fossero altre soluzioni come, soprattutto con l’estate di mezzo, riadattare il secondo e il sesto piano di Palazzo Clemente, oppure utilizzare/accorpare reparti doppi come Ortopedia”, continuano i sindacati.
Le organizzazioni denunciano anche la mancanza di personale, e l’assenza di un vero piano complessivo per il raccordo tra L’Aou e l’Ats. “FP Cgil, Cisl FP e Uil FPL proclamano lo stato di agitazione del personale dell’intero comparto sanità del Sassarese, riservandosi di decidere ogni tipo di iniziativa finalizzata a cambiare radicalmente approccio e metodo alla gestione dell’emergenza in corso”, concludono